
Ogni anno ripensare a quel 7 Ottobre del 1986, riapre una ferita impossibile da rimarginare. Claudio Domino aveva solo undici anni quando è stato ucciso dalla mafia, era il periodo nel quale a Palermo si svolgeva il maxiprocesso. Stava giocando con il pallone in strada, nel quartiere di San Lorenzo, quando un sicario lo chiamò e gli sparò, forse il piccolo Claudio era un inconsapevole testimone di qualche atto criminale, di fatto ancora non si è arrivati alla verità.
Un atto contro un bambino, vergognoso, infame, crudele che qualifica chiaramente la mafia e chi con questa è colluso. Al dolore per la morte si aggiunge quello della mancata giustizia. Lo Stato non è mai riuscito a fare chiarezza su questo omicidio, dopo tanti anni si attende ancora la piena verità e giustizia.
Ci stringiamo ai genitori Antonio e Graziella, che hanno trascorso anni di dolore immenso e rabbia, hanno cominciato a raccontare, in giro per le scuole la storia di Claudio, ma anche quella di più di 108 bambini assassinati dalle mafie. Un gesto molto importante per far conoscere la loro testimonianza diretta ed anche per far sentire la voce di tante vittime innocenti, bambini invisibili e poco conosciuti, la cui vita è stata spezzata.
Sentiamo molto vicini questi genitori e Claudio, bambino innocente, a cui nel Giardino della Memoria e dell’Impegno di Casa Felicia abbiamo intitolato un melograno, un piccolo simbolo di memoria e di affetto.
Casa Memoria Impastato


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2024-10-09 18:15:55
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