Sabato 3 ottobre 2025, dalle ore 15.00 alle 18.00, nella prestigiosa sede della Stampa Estera a Palazzo Grazioli, nel cuore della capitale, si terrà il corso di formazione per giornalisti “Il Vaticano e la geopolitica. Come la stampa estera racconta il Vaticano nel rispetto della deontologia e del diritto di cronaca”.
L’evento, organizzato dalla Fondazione dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana in collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, rappresenta un’occasione unica per esplorare il ruolo fondamentale del corrispondente estero nel raccontare gli scenari internazionali, con un focus specifico sul Vaticano e sulla copertura mediatica di un Conclave e dell’elezione di un nuovo Papa.
Il corso affronterà il delicato rapporto tra informazione religiosa, dinamiche geopolitiche globali e rispetto della deontologia professionale. Un equilibrio sottile tra diritto di cronaca e rispetto per le sensibilità culturali e spirituali di miliardi di persone. Attraverso casi concreti e testimonianze dirette, si analizzeranno le narrazioni adottate dai media internazionali, le sfide nella copertura del Vaticano e il valore della notizia nella sua verità, pertinenza e continenza.
I relatori del corso
A guidare il confronto saranno alcuni tra i più autorevoli professionisti del settore:
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Elena Postelnicu, presidente dell’Associazione Stampa Estera;
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Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti;
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Giampaolo Marchini, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana;
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Maarten van Aalderen, giornalista, già presidente della Stampa Estera;
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Esma Cakir, giornalista, anch’ella già presidente della Stampa Estera;
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Patricia Thomas, giornalista e corrispondente per Associated Press Television News.
A moderare l’incontro sarà Raffaele Capparelli, giornalista e consigliere dell’Odg Toscana.
Il ruolo cruciale del corrispondente estero
Il corrispondente estero è una figura centrale nel panorama dell’informazione globale. Dalla sala stampa vaticana ai teatri di crisi internazionali, la sua voce è spesso il primo ponte tra i grandi eventi del mondo e l’opinione pubblica. Questo corso intende valorizzare la sua funzione, soprattutto nel racconto di momenti ad altissimo impatto simbolico e politico, come l’elezione del nuovo Pontefice.
L’analisi sarà incentrata non solo sulla notizia in sé, ma anche su come viene raccontata, da chi viene raccontata e con quale filtro culturale e professionale. L’elezione di un Papa, con il suo carico simbolico e la sua eco planetaria, rappresenta una delle sfide più complesse e affascinanti per il giornalismo internazionale.
Il corso è riservato a 70 partecipanti. È possibile iscriversi attraverso la piattaforma ufficiale della formazione continua per giornalisti. Ai partecipanti verranno riconosciuti crediti formativi validi per l’aggiornamento professionale obbligatorio previsto dall’Odg.
In un mondo sempre più interconnesso e attraversato da tensioni geopolitiche e crisi valoriali, il giornalismo internazionale ha il dovere di raccontare senza semplificare, spiegare senza distorcere, rispettare senza rinunciare alla verità. Il corso “Il Vaticano e la geopolitica” si propone come uno strumento essenziale per chi vuole continuare a fare informazione con rigore, apertura e consapevolezza.





