VENAFRO (IS) – Con un intervento netto e appassionato, Angela Napoli (già vicepresidente della Commissione Antimafia e Presidente di Giuria della prima edizione del Premio Nazionale “Pier Paolo Pasolini”) ha inaugurato i lavori della giornata alla Palazzina Liberty. In un videomessaggio ha ringraziato l’Associazione Dioghenes APS e il giornalista Paolo De Chiara per aver ideato il Premio e per aver scelto di intitolarlo a Pier Paolo Pasolini, «grande e prestigioso intellettuale» che non deve essere «lasciato cadere nel dimenticatoio».
I passaggi chiave dell’intervento
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Pasolini “intellettuale scomodo”: la sua vita e la sua opera sono state fondate sulla libertà di espressione, una libertà «non facile da trovare» e che, se esercitata con coraggio, «diventa scomoda».
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La libertà come diritto insito: Napoli richiama la responsabilità personale a “tirar fuori” la libertà che è in ciascuno, anche a costo di diventare impopolari o non allineati.
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Il confronto come argine: «È dalla libertà che nascono le opinioni, e dalle opinioni nasce il confronto. Senza confronto – ha avvertito – si arriva alla dittatura vera e propria».
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Il senso del Premio: la Presidente definisce «bella idea» l’iniziativa di Dioghenes APS, perché rimette al centro Pasolini e valorizza opere che si richiamano alla sua eredità.
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Ringraziamenti e metodo di lavoro: ha espresso gratitudine ai giurati e ai partecipanti, sottolineando l’oculatezza e l’attenzione con cui sono stati esaminati i lavori; ha inoltre invitato chi non è riuscito a candidarsi a guardare alle prossime edizioni.
La lezione civile: parola, coraggio, responsabilità
Nel suo saluto, Napoli ha intrecciato memoria e attualità: il dovere di difendere la libertà di espressione non come slogan, ma come pratica quotidiana che genera opinioni libere e quindi spazio pubblico critico. Un messaggio perfettamente in linea con lo spirito del Premio, nato per riconoscere scritture e inchieste capaci di denunciare, interpretare, tenere accesa la coscienza.
L’intervento ha dato un’impronta etica all’intera manifestazione: ricordare Pasolini non come icona innocua, ma come pietra d’inciampo per il presente. Un invito a non arretrare di fronte al conformismo e a considerare la parola come responsabilità pubblica.
«La libertà di espressione è in ognuno di noi: va esercitata con coraggio. Dalle opinioni nasce il confronto; senza confronto si scivola nella dittatura.»

Grande successo per la prima edizione del Premio Nazionale Pier Paolo Pasolini a Venafro
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