“Le 12 civette” di Juliette Evola è un romanzo che si colloca in un territorio ibrido in cui il thriller, l’opera esoterica e la riflessione psicologica convivono e si completano. L’autrice delinea una trama in cui il senso del mistero non è soltanto il motore della narrazione, ma è anche uno strumento per esplorare le fragilità della mente umana e le tensioni di un’epoca segnata da incertezza e isolamento. Ambientato tra Ferrara e il paese dolomitico di Agordo, il romanzo mette in scena un percorso interiore e fisico che si svolge durante il 2020, l’anno in cui la pandemia di coronavirus ha modificato in modo profondo la nostra percezione della realtà e dei rapporti interpersonali.
Il protagonista dell’opera, Samuele, è un uomo attraversato da ossessioni e da un crescente senso di alienazione; il suo sguardo sul mondo è filtrato da convinzioni complottiste e da un atteggiamento disilluso nei confronti della società. L’isolamento del lockdown amplifica le sue nevrosi, alimentando un continuo confronto tra verità e illusione; in questo contesto nasce la relazione virtuale con Lorena, figura che rappresenta per lui un punto di equilibrio e di speranza. Quando però la donna scompare improvvisamente, Samuele intraprende un viaggio che lo conduce ad Agordo, luogo reale ma anche simbolico, dove la linea di demarcazione tra razionalità e delirio diventa sempre più sottile.
La struttura del romanzo è scandita da quattro capitoli, ciascuno introdotto da un’illustrazione in bianco e nero che riproduce alcune carte dei Tarocchi: il Bagatto, la Papessa, la Torre e l’Appeso. Queste immagini non hanno una funzione meramente estetica ma accompagnano le fasi principali del processo alchemico – Nigredo, Albedo, Citrinitas e Rubedo – suggerendo una progressiva trasformazione interiore del protagonista. Tale impostazione conferisce all’opera una dimensione simbolica che si intreccia con l’elemento narrativo, rendendo la lettura un’esperienza stratificata e densa di significati.
Attraverso la storia di Samuele, il lettore entra in contatto con il flusso di pensieri, teorie e confessioni di un uomo simbolo di una percezione della realtà dominata dal sospetto e dalla manipolazione dell’informazione; l’autrice invita così a interrogarsi sulla veridicità delle narrazioni che ci circondano, e sulla difficoltà di distinguere tra ciò che è reale e ciò che è frutto di interpretazione soggettiva. La voce di Samuele, spesso contraddittoria e intrisa di ideologia, diventa un laboratorio di analisi del nostro tempo, in cui la ricerca della verità si confonde con il bisogno di credere. “Le 12 civette” è un’opera che, pur nella sua enigmaticità, riesce a restituire il senso di smarrimento e di angoscia che appartiene tanto al suo protagonista quanto al lettore.
Casa Editrice: Alessandro Polidoro Editore
Collana: Interzona
Genere: Thriller esoterico
Pagine: 608
Prezzo: 20,00 €
Codice ISBN: 979-1281852051
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