Catania si sveglia avvolta nel vento del cinema. Il Catania Film Fest 2025, fondato da Cateno Piazza, ha inaugurato il suo DAY 2 con un programma che non concede tregua: proiezioni dalla mattina alla sera, dialoghi con autori, sessioni di formazione per professionisti e un focus culturale che allarga l’orizzonte verso il Libano, porta luminosa e ferita del Mediterraneo.
Il cuore del festival batte dentro gli spazi di ZO – Centro Culture Contemporanee, tra la Sala Verde e la Sala Grigia, che oggi si trasformano in due fiumi paralleli di immagini, storie e arti che scorrono senza sosta.
La mattina: documentari, cinema italiano e corti euro mediterranei
Apre la giornata alle 9.00 in Sala Verde il documentario Memorabilia – Una storia di famiglia di Giovanni Morassutti, presentato Fuori Concorso e seguito da un incontro con il pubblico. Una storia personale che si fa memoria collettiva, il racconto intimo che diventa specchio di un tempo.
In contemporanea, in Sala Grigia prosegue la rassegna Catania Film Euro Mediterranea con Das Rad, voyage d’un vélo di Ambra Tonini e Oltre il tempo, l’amore di Sabrina Iannucci.
Alle 11.15 si torna in Sala Verde per Catania Film Italiana con Mangia di Anna Piscopo, accompagnata dalla presenza della regista e dell’attrice Martina Torrisi.
Dalle 12.00 spazio ai corti con Catania Corto Euro Mediterranea:
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La ragazza delle gardenie di Christian Olcese
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L’ultimo giorno dell’orso di Antonio Donato
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Treadmill di George Kimissis
Tre sguardi brevi e intensi, capaci di restituire la varietà emotiva e culturale di un’area vasta come il Mediterraneo.
Il pomeriggio: nuovi sguardi e focus sui mestieri del cinema
Alle 15.00 la programmazione pomeridiana parte con L’occhio della gallina di Antonietta De Lillo (Sala Verde) e in parallelo in Sala Grigia con Marcello di Maurizio Lombardi e Siamo a’m mare di Alessio Genovese.
Segue il corto Aldo di Riccardo Vinciguerra, che incontra il pubblico per la sezione Fuori Concorso – Corti Siciliani.
Dalle 16.15 la Sala Grigia si trasforma in un laboratorio per addetti ai lavori grazie alla sezione Artigiani per il cinema, realizzata con la collaborazione di CNA Cinema e Audiovisivo di Catania. Due i focus:
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“Sostenibilità nei mestieri del cinema” con Massimo Savoia (Accademia di Belle Arti) e il regista-sceneggiatore Luca Arcidiacono
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“Costumi, trucco e acconciatura: tradizione e innovazione” con la docente Liliana Nigro
Un dialogo che punta a ridefinire il futuro del lavoro creativo dentro e fuori il set.
Alle 17.15 in Sala Verde è il momento di Quale allegria di Francesco Frisari, con incontro col pubblico.
Alle 18.15 in Sala Grigia arriva la Masterclass sulle colonne sonore con Anna Collabolletta, music supervisor per cinema e serie TV.
Alle 19.00 parte la sessione Networking & apertura incontri B2B, dedicata al dialogo diretto tra professionisti:
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Il ruolo del regista
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Il ruolo della costumista
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Il ruolo del truccatore/parrucchiere
Una finestra concreta per costruire collaborazioni, progetti e nuove filiere creative.
La sera si accende: quattro corti fuori concorso e un focus sul Libano
La serata inizia alle 20.00 con quattro corti Fuori Concorso:
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La forma imperfetta dei ricordi di Elisa Adelaide Faccioni
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Deborah con la acca di Tomaso Mannoni
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Anime vive di Adam Selo
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Come è proficuo il mare di Marco Pirrello, seguito da un dialogo moderato da Attilio Scuderi
Storie che affrontano memoria, identità, radici e inquietudini contemporanee.
Catania Mediterranea 2025: il Mediterraneo come ferita, frontiera e promessa
Il Catania Film Fest 2025 chiude il suo secondo giorno con un viaggio nel cuore del Mediterraneo grazie alla sezione Catania Mediterranea, quest’anno dedicata al cinema libanese.
Alle 19.00 il panel “Libano, la porta ferita del Mediterraneo” vede protagoniste:
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Lina Issa, artista
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Carolina Montenegro, giornalista
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Myriam El Hajj, regista
Modera Marta Bellingreri.
Un confronto che intreccia arte, dolore, diaspora, resistenza e futuro.
Alle 21.00 gran finale con la proiezione del film Journal intime du Liban (Diaries from Lebanon) di Myriam El Hajj, con dialogo conclusivo con la regista.
Un festival che abbraccia il Mediterraneo e lo rilancia
Il secondo giorno del Catania Film Fest 2025 si chiude con la sensazione di un festival vivo, pulsante, coraggioso. Un festival che non si limita a proiettare film, ma si sporca le mani con la realtà, si apre ai mestieri del cinema e guarda a Est, verso un Mediterraneo complesso, spezzato, magnifico.
Un festival che prova a unire ciò che il mondo divide.




