Catania: figlio uccide la madre. Cosa genera simili episodi?

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «Quali opportunità formative sono state offerte al ragazzo e a tanti altri come lui? Dove sono state e dove sono le istituzioni pubbliche che hanno il compito di conoscere e prevenire? Dove sono state e dove sono la politica in generale e le varie amministrazioni comunali?»

Catania: figlio uccide la madre. Cosa genera simili episodi?

La notizia è terribile e devastante sotto molteplici aspetti. In un quartiere di Catania, afflitto da storico degrado antropologico e sociale, un ragazzo di 14 anni, appena imputabile, ha ucciso la madre di 32 anni con alcune coltellate alla schiena.
Il nonno e il padre del ragazzo sono in carcere per gravi reati. Sembra che la madre, separata dal marito, assieme ai due figli, il quattordicenne ed uno più piccolo, meditasse di allontanarsi da Catania e rifarsi un'altra vita.

Ma il figlio più grande aveva eletto il padre come proprio idolo, e lo scriveva di continuo sui vari mezzi di socializzazione.
Pare che covasse un profondo rancore nei confronti della madre e così decide l'insano gesto. Questo, almeno per il momento, appare lo scenario. È difficile fare commenti, ma le domande sono tante.

Cosa genera simili episodi?

Quali opportunità formative sono state offerte al ragazzo e a tanti altri come lui?

Dove sono state e dove sono le istituzioni pubbliche che hanno il compito di conoscere e prevenire?

Dove sono state e dove sono la politica in generale e le varie amministrazioni comunali?

Chi sono i veri responsabili del degrado complessivo di vasti quartieri della città di Catania?

E non solo di Catania?

Dentro di me ho le risposte, e non sono il solo ad averle. Per adesso penso alla povera madre, al figlio piccolo rimasto solo e al futuro del quattordicenne omicida.

E lo confesso, sono affranto dal dolore.