Controlli antimafia rafforzati per Milano-Cortina

Sono state pubblicate sulla GU n. 223 del 26 settembre le Linee guida approvate dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) nella riunione del 9 luglio scorso.

Controlli antimafia rafforzati per Milano-Cortina


Sono state pubblicate sulla GU n. 223 del 26 settembre le Linee guida approvate dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) nella riunione del 9 luglio scorso. Le Linee guida erano state adottate Comitato di Coordinamento per l’Alta Sorveglianza delle Infrastrutture e degli Insediamenti Prioritari (CCASIIP) il 30 maggio.

Tali Linee guida tengono conto della peculiare esperienza di EXPO 2015 e riprendono, per taluni profili, le modalità di controllo e di vigilanza utilizzate per contrastare i tentativi di infiltrazione mafiosa nella realizzazione delle grandi opere e degli insediamenti prioritari

L’obiettivo è definire vere e proprie frontiere avanzate per contrastare gli appetiti criminali, nella considerazione che le minacce di infiltrazione sono asimmetriche, imprevedibili, flessibili e sofisticate, anche al fine di eludere le investigazioni. 

E proprio per anticipare al massimo la soglia di prevenzione, è previsto che tutti gli operatori economici debbano iscriversi nell’Anagrafe gestita dalla Struttura per la prevenzione amministrativa, istituita presso il ministero dell’Interno e diretta dal prefetto Paolo Canaparo.

La Struttura, ai fini di tale iscrizione, procederà agli accertamenti nella forma dell’informazione antimafia che costituisce lo strumento più penetrante in tema di prevenzione amministrativa antimafia in quanto prevede non solo l’accertamento delle cause di decadenza di cui all’artico 67 del Codice delle leggi antimafia ma anche l’insussistenza di eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa. 

Al fine di garantire la celerità delle verifiche, si applica una procedura speditiva finalizzata a garantire l’iscrizione in Anagrafe in tempi ridotti sulla scorta dei primi accertamenti svolti dalla Direzione investigativa antimafia entro 10 giorni dalla richiesta informativa da parte della Struttura. Quest’ultima svolgerà funzioni di indirizzo e di coordinamento di tutte le attività di prevenzione antimafia al fine di assicurare l’unitarietà dell’azione di vigilanza, l’omogeneità dei controlli e la circolarità del patrimonio informativo, funzionale alla completezza degli accertamenti e alla loro tempestività.

La Struttura si avvarrà della collaborazione delle Prefetture e dei relativi Gruppi interforze antimafia (GIA), nonché della Direzione investigativa antimafia, del Gruppo interforze centrale (GIC) istituito presso la Direzione della Polizia criminale del Dipartimento della Pubblica sicurezza e di tutte le Forze di polizia. Sono inoltre previste forme specifiche di collaborazione tra la Struttura per la prevenzione antimafia e la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e l’Autorità Nazionale Anticorruzione, per condividere il patrimonio informativo e gli elementi di analisi. 

Le Stazioni Appaltanti che, in qualità di soggetti responsabili per la prevenzione antimafia delle attività affidate, dovranno svolgere le attività specifiche indicate nel Protocollo-quadro allegato alle Linee guida che dovranno sottoscrivere con la Struttura.