«Due notizie di cui le maggiori testate giornalistiche fanno finta di non sapere e non sentire»

IL PENSIERO di Mario Ravidà: «Fatti che sono uno con l'altro collegati e collegabili con quella strage di via D'Amelio e con tutte le stragi avvenute dopo e prima l'episodio in cui perì Paolo Borsellino e la sua scorta e che sino ad oggi nessuna Procura o super-Procura ha voluto o potuto fare per poter dare realmente delle risposte a chi con forza chiede quella GUSTIZIA e VERITA' che sino ad oggi sono state negate e non solo per i figli di Paolo Borsellino».

«Due notizie di cui le maggiori testate giornalistiche fanno finta di non sapere e non sentire»
caricatura Silvio Berlusconi creata con IA


Due notizie più importanti di questi giorni e di cui le maggiori testate giornalistiche fanno finta di non sapere e non sentire, trattano delle argomentazioni relative al rinvio a giudizio di Marcello Dell'Utri e la moglie per le mancate comunicazioni di aumento di capitale personale, in seguito ai "lasciti" ricevuti dal Cavaliere una volta morto.

Poichè la legge impone che, chi è stato condannato per Mafia, deve comunicare gli aumenti di capitale personale, cosa che evidentemente né Dell'Utri e né la moglie, si sono guardati bene dal fare per evitare eventuali sequestri che poi sono avvenuti lo stesso preventivamente come ordinato dalla Procura di Firenze che oggi li manda a giudizio.

La seconda notizia, che fà accapponare la pelle per chi e' al corrente dei fatti, e' relativa alla mancata accettazione di "parte civile" del Tribunale, (che ha mandato a giudizio 4 Poliziotti per depistaggio nella strage di via D'Amelio), per Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, che lotta da una vita per la verità e la giustizia su quella strage e, udite udite, persino l'unico superstite della strage, l'agente Vullo e i familiari delle vittime degli Agenti, periti in quel massacro, che erano di scorta a Paolo Borsellino.

Il Tribunale accetta, invece, come parte civile, solo i figli di Paolo Borsellino che in caso di condanna dovranno essere risarciti dal Viminale e dal Ministero Dell'Interno poiché non avrebbero "vigilato" sui tradimenti di loro dipendenti e cioè i 4 Poliziotti che oggi vengono rinviati a giudizio.

Non entro nel merito di queste decisioni che per rispetto intellettuale ritengo incomprensibili, voglio invece sottolineare quello che molti hanno dimenticato e cioè i molteplici episodi con una caterva di elementi che dimostrano come mandare a giudizio per la strage in cui perì Paolo Borsellino e tutta la sua scorta (tranne Vullo che rimase vivo) solo 4 Agenti di grado medio basso per i depistaggi gia' sentenziati, susciterebbe ilarita' se non stessimo trattando di fatti tragici.

Come dovrebbero essere date delle "risposte" ad uomini delle Istituzioni che hanno avuto il coraggio di denunciare e che per questo sono stati perseguiti, processati, calunniati e diffamati ed anche alcuno arrestato e penso a

  • Michele Riccio;
  • Carlo Pulici;
  • Gioacchino Genchi,
  • Saverio Masi e altri meno conosciuti.

Hanno dimenticato la sparizione dell'agenda rossa, hanno dimenticato la presenza di personale dei servizi segreti nell'immediatezza dei fatti, sui luoghi della strage, hanno dimenticato i ruoli del Dott. Contrada e del Dott. La Barbera

"come capi responsabili di unità investigative dipendenti da strutture Ministeriali con a capo politici"

e che trattarono le dichiarazioni del falso pentito Scarantino; dei Giudici del Tribunale di Caltanissetta che accettarono Scarantino e di moltissimi altri e alti Funzionari dei Servizi Segreti, di Polizia e dell'Arma dei Carabinieri poichè penso agli episodi mai realmente chiariti collegati a questa strage e che trattano omissioni, ritardi, mancate catture di latitanti capi mafia legati a Provenzano e catture di altri latitanti legati all' ala mafiosa stragista di Riina, omicidi di collaboratori, falsi suicidi, mancate perquisizioni e molto, moltissimo altro che trattarli tutti in un post sarebbe arduo e che invece un Tribunale, Giudici e organi investigativi dovrebbero fare, riunendo il tutto per dare una logica e doverosa risposta ai cittadini che chiedono verità e giustizia.

Principalmente le risposte devono essere date a tutti i parenti delle vittime di questi fatti che ho elencato sopra.

Fatti che sono uno con l'altro collegati e collegabili con quella strage di via D'Amelio e con tutte le stragi avvenute dopo e prima l'episodio in cui perì Paolo Borsellino e la sua scorta e che sino ad oggi nessuna Procura o super-Procura ha voluto o potuto fare per poter dare realmente delle risposte a chi con forza chiede quella GUSTIZIA e VERITA' che sino ad oggi sono state negate e non solo per i figli di Paolo Borsellino.

Con tali processi che si stanno per celebrare, individuando solo 4 Agenti di grado medio-basso come "depistatori", credo che possa essere considerato un insulto alle intelligenze e un'oltraggio a tutte le vittime di questi tragici fatti!