Elezioni Europee: analisi del voto

Come volevasi dimostrare in Italia ha vinto un solo partito con il 50,3 per cento.

Elezioni Europee: analisi del voto


 

In Italia hanno votato solo il 49,7% degli aventi diritto: meno della metà.

In questa tornata elettorale i maggiori leader hanno provato ad affermare la loro leadership con

  • FdI che è arrivata al 28,8%;
  • subito dopo il PD con il 24,1% dei voti;
  • a seguire abbiamo il M5S con il 10%,
  • FI con il 9,8%,
  • la Lega con il 9%  
  • AVS con il 6,8%.

Subito dopo gli altri partiti che non sono riusciti a superare il quorum a livello nazionale come:

  • SUE con il 3,8% nazionale,
  • Azione il 3,4%,
  • Pace Terra Dignità al 2,2%,
  • Libertà all'1,22%  
  • Democrazia Sovrana e Popolare allo 0,15%.

Nella circoscrizione Insulare, Sicilia e Sardegna, il primo partito è Fratelli d'Italia con il 21,29% dei voti, eleggendo Milazzo Giuseppe e Razza Ruggero, prima è arrivata Giorgia Meloni ma rifiuta il seggio.

A seguire abbiamo a Forza Italia con il 20,24% eleggendo Edmondo Tamajo con 121.486 voti, a seguire Marco Falcone con 100.592 voti ed il primo dei non eletti è l'uscente Caterina Chinnici con 93.428 voti. Voci di corridoio dicono di un rifiuto da parte di Tamajo del seggio, probabile prossimo candidato a Presidente della Regione, e quindi il seggio europeo andrà a Falcone e Chinnici.

Subito dopo abbiamo il Partito Democratico al 16,73% con l'elezione di Lupo Giuseppe, la prima è arrivata la Schlein ma rifiuterà il seggio.

Successivamente abbiamo il Movimento 5 Stelle al 16,20% con l'elezione dell'ex Presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci con 64.866 preferenze.

Dopo abbiamo la Lega al 6,98% con l'elezione di Raffaele Stancanelli.

L'ultimo partito a prendere i seggi è Alleanza Verdi di Sinistra arrivata al 6,19% con i 51.065 voti di Ilaria Salis, 26.196 voti di Mimmo Lucano e 18.838 voti dell'ex sindaco Leoluca Orlando. Ad essere eletto sicuramente sarà Leoluca Orlando perché Ilaria Salis e Mimmo Lucano, molto probabilmente, accetteranno in altre circoscrizioni.

Andando a Maletto, paese in provincia di Catania, vittoria d Fratelli d'Italia con il 45,08% dei voti. A seguire Forza Italia con il 15,82%, la Lega con l'11,90%, subito dopo il PD con l'11,06% e il M5S all'8,75%. La lista Libertà raggiunge il 2,44%, AVS il 2,38%, Azione l'1,03%, SUE lo 0,77%, Pace Terra Dignità lo 0,39% insieme ad Alternativa Popolare.

I candidati con maggiori voti sono:

  • Razza con 500 voti;
  • Meloni 494;
  • Milazzo 318;
  • Stancanelli 151;
  • Chinnici 140;
  • Tamajo 133;
  • Dell'Utri 110;
  • Schlein 86;
  • Lupo e Antoci 77;
  • Giammusso 66 e
  • Falcone 53.

Analizzando l'importante risultato di FdI dato dal grande impegno di tutta l'attuale amministrazione e da buona parte del consiglio comunale. Oltre a questi abbiamo le varie correnti vicini a parlamentari e deputati nazionali dello stesso partito. Importante la somma complessiva dei voti di lista, 701, ma deludente le somme delle varie preferenze considerando tutte le anime che si sono impegnati nella ricerca delle stesse. Ruggero Razza, che come già scritto ha raggiunto i 550 voti, era sostenuto dall'attuale amministrazione, che ha fatto un'importante campagna elettorale, dagli amici storici dell'ex Presidente della Regione Nello Musumeci e dal gruppo vicino all'onorevole all'Ars Giuseppe Zitelli. Altre preferenze andate alla lista sono quelle legate agli amici e alla corrente vicina al Senatore Salvo Pogliese espresse con il sostegno a Massimiliano Giammusso. Libere quasi per tutti la seconda e la terza preferenza.

Come seconda lista più votata abbiamo Forza Italia al 15,82% che raggruppava correnti vicine all'onorevole D'Agostino per FI, all'onorevole Giuseppe Castiglione per Mpa e all'assessore Regionale Andrea Messina per la DC. Tra le ltre preferenze la Chinnici è stata quella più espressa con al seguito Tamajo e Dell'Utri.

Come terza lista abbiamo la Lega all'11,90% a sostegno del “neofita” della politica Raffaele Stancanelli sostenuto dalla corrente vicina all'ex Vicepresidente della Regione Sicilia, Luca Sammartino, rappresentata in questa tornata elettorale dall'ex sindaco dello stesso comune.

Come quarta lista abbiamo il PD all'11,06% che, malgrado il sostegno pubblico di tanti storici esponenti della sinistra malettese, il risultato per il primo dei candidati (dopo la segretaria del partito, Schlein), ovvero l'onorevole Lupo, è stato esiguo. Le correnti del PD locale sono vicine all'onorevole Antony Barbagallo, all'ex onorevole Angelo Villari e all'onorevole Saverino Ersilia.

Piccolo segnale è arrivato anche al M5S, con l'8,75%, che ha visto primeggiare il capolista Giuseppe Antoci, che recentemente ha fatto visita al piccolo Paese.

Aldilà dei nuemeri bisogna riflettere su come questi si sono ottenuti, ovvero anche a Maletto l'astensionismo e la voglia di non votare hanno preso il sopravvento. Bisogna tornare a votare con spirito di partecipazione ed esercizio del proprio diritto senza aver bisogno di inviti o altre forme di convincimento.

immagine di copertina di pixabay