IL DECLINO PROSSIMO VENTURO

L'OPINIONE. «Ormai il gioco è chiaro. Si favorisce la progressiva riduzione degli organici, si evitano rivolte favorendo le attività aggiuntive, specie dei medici, che arrivano a raddoppiare o triplicare i loro stipendi, man mano che diminuisce il personale, ed in questo modo si fanno morire gli ospedali per consunzione non avendo il coraggio di privatizzare con un atto chiaro il sistema.»

IL DECLINO PROSSIMO VENTURO

Nessuno, in questa campagna elettorale, vuole portare alla ribalta la questione sanità. Ormai il processo avviato di privatizzazione con il cavallo di Troia del privato convenzionato, va avanti da molto tempo.

Si è visto in Lombardia cosa significa non avere più una struttura pubblica efficiente e quali drammi ci sono stati con il covid.

Ma ormai è in tutta Italia che si sta disfacendo un sistema pubblico universale per tutti. Dal definanziamento del fondo sanitario nazionale, al numero chiuso a medicina, alla cessione sempre più accentuata di spazi al privato convenzionato, alla necessità di assicurazioni integrative per non entrare nella morsa delle liste di attesa infinite.

Ormai il gioco è chiaro. Si favorisce la progressiva riduzione degli organici, si evitano rivolte favorendo le attività aggiuntive, specie dei medici, che arrivano a raddoppiare o triplicare i loro stipendi, man mano che diminuisce il personale, ed in questo modo si fanno morire gli ospedali per consunzione non avendo il coraggio di privatizzare con un atto chiaro il sistema.

Il Molise è un esempio chiaro ed eclatante di queste strategie che hanno perseguito tutte le classi politiche.

Ora ci vengono a dire che il problema è costruire una sanità territoriale e non ospedalocentrica. Ma questa scelta andava fatta creando prima una rete territoriale, vedendo come renderla efficiente e poi, eventualmente chiudendo gli ospedali. Invece si sono prima chiusi gli ospedali, si sono ceduti spazi e fondi ai privati convenzionati, ed ora si vogliono costruire case della salute per buttare un po' di soldi nell'edilizia senza minimamente pensare alle risorse umane che mancano.

Ma anche la medicina territoriale si avvia ad essere un grande business per il privato.

Insomma, un bene comune ceduto al mercato come l'acqua, sempre più la scuola,le infrastrutture, le banche, ecc. Quali vantaggi ha il popolo da queste scelte? Nessuna se non una precarietà lavorativa, un impoverimento generale e la sempre maggiore difficoltà ad accedere ai servizi. Quale forza politica pone la centralità di questi argomenti nella sua campagna elettorale? Nessuna.

Ci vogliono solo portare in guerra e spingerci a concentrarci su gossip politici per non pensare. Il declino di una nazione nasce anche dal non avere veri progetti e linee politiche alternative. Nasce dall'assenza di una coscenza critica e da una dialettica tra tesi ed antitesi.

Lucio Pastore. primario UOS Isernia

 

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