«Il testo è stato migliorato: un’opportunità per il Sud»

L'INTERVISTA al Senatore Ernesto Rapani eletto in Calabria, in quota Fratelli d'Italia.

«Il testo è stato migliorato: un’opportunità per il Sud»



La riforma sull'autonomia differenziata è stata approvata pure alla Camera nella notte del 19 giugno, dopo un lungo iter fatto pure di scontri pressoché politici. È favorevole o contrario? Perchè?

La riforma è stata approvata in prima lettura a Senato del quel io faccio parte nella mia veste di Senatore ed ho approvato favorevolmente il provvedimento riconoscendone la validità dello stesso così come abbiamo inteso modificare il testo rispetto a quello che ci era stato proposto.

Che valutazione generale dà al Ddl Calderoli?

Avendo recepito le modifiche proposte da Fratelli d’Italia ritengo che il testo è stato migliorato sia nella forma che nella sostanza ed è diventata un’opportunità per il Sud.

C'è chi dice che per primi, questa legge, l'ha voluta il centro sinistra con il Titolo V della Costituzione nel 2001. È giusta questa analisi?

Non è solo giusta, è la pura verità, perché è stato il centrosinistra che con un referendum ha modificato il titolo V della costituzione, lo stesso PD che al Governo con M5S e lega, al punto 20 dell’accordo di Governo, da non confondere con il programma elettorale, aveva previsto e scritto, tra le priorità, l’attuazione dell’autonomia differenziata. Come se non bastasse, tra le prime regioni a chiedere il trasferimento delle funzioni e quindi l’attuazione dell’autonomia differenziata, la Regione Emilia Romagna, governata da Bonaccini e la Campania, governata da De Luca, ambedue di centrosinistra.

Il Titolo V riformato nel 2001 afferma il principio di sussidiarietà verticale, non solo tra Stato e Regioni, ma tra Regioni, Città Metropolitane, Province e Comuni. Tale sussidiarietà, in linea di principio, oltre a venire incontro alle specificità dei territori, dovrebbe avvicinare i servizi ai cittadini, dando loro un maggior controllo su come vengono spesi i soldi delle tasse da essi pagate. Ritiene che tale principio sia valido, ben espresso dall’attuale Titolo V e, infine, ben rispettato dal ddl di attuazione? Se no, perché?

Principio ben rispettato principalmente perché tra le modifiche richieste ed ottenute da Fratelli d’Italia c’è un articolo specifico che parla della perequazione tra cittadini e regioni

Titolo V nel 2001 voluto dal centro sinistra e criticato dal centro destra e Ddl Calderoli oggi voluto dal centrodestra e criticato dal centro sinistra. Non si corre il rischio che il tutto si concluda solo come una mera opposizione politica mettendo da parte i veri bisogni dei cittadini?

Le strumentalizzazioni non portano da nessuna parte, anzi, discreditano chi cambia idea o critica solo per partito preso. Noi, a tutela degli Italiani, dal nord al sud, ci siamo posti il problema e ci siamo adoperati mettendo nero su bianco a tutela dell’Italia che deve essere unica ed indivisibile e dei cittadini che non possono essere di serie “A” e di serie “B”

Diversi sindaci hanno fatto appelli o pressioni alle Regioni (vedi caso Calabria) per impugnare la legge sull'autonomia differenziata dinanzi alla Corte Costituzionale. Che cosa ne pensa?

Sarebbe come lanciare una palla contro un muro di gomma, ricordo ai sindaci, che purtroppo ignorano il testo del disegno di legge e agiscono solo per partito preso che, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel firmare il testo approvato dalle camere ha dichiarato che la firma è stata apposta dopo aver verificato l’inesistenza di profili di incostituzionalità

Andiamo ai Lep perché è qui che la maggior parte del panorama politico si spacca: c'è chi afferma che sarà più dannoso per le regioni del sud e c'è chi dice che sarà un aiuto concreto e che finalmente farà mettere tutte le Regioni d'Italia sullo stesso livello. Quale dei due casi è giusto secondo lei e perchè?

Per avere la risposta chiara e concreta basta leggere l’art. 3 del disegno di legge che dice chiaramente che i LEP dovranno essere uguali per tutte le regioni d’Italia

C'è chi afferma, però, che con l'autonomia differenziata di risorse ce ne saranno sempre di meno...

Chi afferma ciò ignora che l’art. 4 del disegno di legge dice chiaramente che una volta individuati i LEP, che dovranno essere uguali per tutte le regioni d’Italia, gli stessi devono essere finanziati con regolari decreti attuativi, il che significa che una volta determinati i LEP, si conoscerà il costo degli stessi, si finanzieranno con apposito decreto e poi successivamente si potranno trasferire le funzioni alle regioni

Ma secondo lei bastano questi Lep a garantire diritti di cittadinanza uguali per tutti?

I LEP, essendo i Livelli Essenziali di Prestazione, sono l’unica garanzia per i cittadini, e, prevedendo l’art. 3 che devono essere uguali per tutti i cittadini, quale garanzia migliore si potrebbe avere?

Andando al tema sanità, tema così tanto delicato nel nostro paese, che impatto avrà questa legge proprio sulla sanità?

Non solo sanità, anche trasporti piuttosto che infrastrutture, saranno tutti settori che sicuramente avranno benefici con questa legge proprio perché avranno i LEP riferiti ai cittadini, ci saranno le risorse con le quali verranno finanziati i LEP, le stesse non verranno più trasferite secondo la spesa storica bensì secondo il fabbisogno standard

Trova aspetti critici in questo Ddl? Se è si, quali e perché?

Nessuno

A conti fatti qual è il vero scopo di questa manovra?

Dare seguito a quanto previsto nel programma elettorale sottoposto ai cittadini

 

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