La decadenza del Lione, una nobile caduta in Francia

Dopo 34 anni e un avvio di stagione imbarazzante, l'incubo retrocessione non è così utopia.

La decadenza del Lione, una nobile caduta in Francia

Come fa una squadra a passare nel giro di 3 anni, da una semifinale di Champions League ad un ultimo posto in classifica dopo sole 9 giornate?

Questa è la domanda che gli addetti ai lavori e i tifosi si stanno ponendo riguardo all’andamento a dir poco pessimo, di una squadra che fino a 15 anni fa vinceva campionati a ripetizione, e  mai come ora sembra proiettata verso una retrocessione inaspettata.

La sconfitta dell'ultima giornata contro il Clérmont apre a scenari impensabili mandando la squadra francese ad un momentaneo -6 dalla quota salvezza.

immagine tratta da calciomercato.com

Neanche l’allontanamento del tecnico Laurent Blanc un mese fa si è rivelato utile per la società, che si è affidata alla guida dell'ex Fabio Grosso.

Il cambio della guida tecnica al momento non sta dando le svolta sperata, frutto di programmi prospettici e strategie di mercato abbastanza discutibili.

I problemi enormi di questa squadra, sono meno accentuati grazie alla collaborazione di Alexandre Lacazette, autentica macchina da gol con la sua classe ed esperienza, messe al servizio dei propri compagni.

Un’indicazione importante di cosa sta succedendo al club viene dal mercato di questi ultimi tre anni:

sono entrati nelle casse del club oltre 300 milioni di euro per le cessioni di Barcola, Lukeba, Malo Gusto, e Guiri, ma i nuovi arrivati non hanno fin qui lasciato il segno. È lo stesso approccio usato da Nizza e Monaco, però in questi casi ha funzionato.

Come spesso accade, i problemi sono un po’ ovunque. La difesa concede occasioni pericolose agli avversari, al punto che Grosso è passato alla difesa a 4 per cercare di garantirle un po’ più di copertura a centrocampo. Antony Lopes, alla sua undicesima stagione da titolare nel club, sembra aver ormai passato il suo periodo di forma migliore tra i pali, al punto da non venire più nemmeno convocato in nazionale portoghese.

Davanti non è chiaro che cosa la dirigenza si aspettasse, puntando sui ritorni dai prestiti di Mama Baldé e Tino Kadewere. La classe del talento purissimo Rayan Cherki, probabile partente, non basta ad accendere Lacazette, che pure ha già segnato 3 gol in un attacco che crea molto e spreca tantissimo.

A rendere il tutto ancora più incredibile, l’intera rosa è a disposizione dell’allenatore e del suo staff.

Chi non ha assolutamente mollato è il pubblico presente allo stadio, che ancora una volta ha iniziato la stagione registrando oltre 40mila presenze di media nonostante le pessime prestazioni in campo. Eppure la colpa è un po’ anche dei tifosi, che nel 2019 allontanarono Bruno Genesio, reo di aver portato solo secondi, terzi e quarti posti. Piazzamenti che da allora sono stati soltanto un miraggio lontano.

Il prossimo impegno del Lione sarà domenica sera in campionato, in un derby tra campioni del mondo, sfruttando la mancanza di impegni nelle coppe europee. I rossoblù sono attesi da una sfida importante contro il Marsiglia di Gennaro Gattuso, reduce da una sconfitta di misura col Nizza. Entrambe le squadre non vengono da buoni momenti, proprio per questo la curiosità sarà elevata.

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