LA PAURA DELLA GUERRA PER DESTRUTTURARE LE DEMOCRAZIE

L'OPINIONE. «La strada verso un aumento della tensione internazionale continua».

LA PAURA DELLA GUERRA PER DESTRUTTURARE LE DEMOCRAZIE



La Nato fornisce all'Ucraina gli F16 e missili a lunga gittata e la Russia inizia a minacciare le capitali europee. 

Israele continua il genocidio a Gaza per fermare iniziali trattative di tregua reali.

Dobbiamo destinare il 2% del Pil in armamenti, riducendo i fondi per sanità e stato sociale nonostante le difficoltà in cui versano milioni di cittadini. Tutti giocano ad aumentare il livello dello scontro sicuri di riuscire a fermarsi un momento prima della catastrofe. E se così non fosse? Se il controllo del gioco viene perso?

Un neoliberismo in crisi, incapace di dare risposte ai problemi attuali del mondo, ci sta indirizzando verso la catastrofe.

Fa impressione la mancanza di una giusta drammatizzazione della comunicazione su fatti così gravi.

Ai tempi della crisi di Cuba si avvertiva molto di più la drammaticità del momento. Ora vogliono farci apparire quello che succede come una normale routine di cui se ne parla ma che non deve interferire con il nostro vuoto di produttori-consumatori.

Il gioco della comunicazione come distrattore di massa è fondamentale nel non determinare reazioni ancora più forti per fermare questi criminali di Stato. Come diceva Gino Strada: "se l'umanità non eliminerà la guerra dal suo orizzonte, sarà la guerra ad eliminare l'umanità".

Non so come ma solo una presa di coscienza di massa potrà evitare la catastrofe ed imporre tavoli di discussione per far decantare queste pericolose tensioni. A meno che l'aumento della tensione non serva come shock sociale per finire di destrutturare le democrazie.

LP

 

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