«LA REGIONE TOSCANA DESTINA 1 MILIONE DI EURO PER IL CARNEVALE DI VIAREGGIO»

IL PENSIERO di Filippo Torrigiani, consulente della Commissione Parlamentare Antimafia: «In un contesto 'normale' avrebbe un senso: il Carnevale di Viareggio ha un suo perché, ma in un contesto normale, appunto. Ma qui siamo all'emergenza lavorativa, sanitaria, sociale. Sempre più poveri, sempre più precari, sempre più fragili e sempre più vittime di un 'sistema del credito predatorio'».

«LA REGIONE TOSCANA DESTINA 1 MILIONE DI EURO PER IL CARNEVALE DI VIAREGGIO»
immagine pixabay di Pexels


In un contesto 'normale' avrebbe un senso: il Carnevale di Viareggio ha un suo perché, ma in un contesto normale, appunto. Ma qui siamo all'emergenza lavorativa, sanitaria, sociale. Sempre più poveri, sempre più precari, sempre più fragili e sempre più vittime di un 'sistema del credito predatorio'.

L'esempio più evidente riguarda la Sanità pubblica:

Sanità, liste di attesa infinite. E i toscani ricorrono al prestito per pagarsi le cure private

  •  Liste di attesa infinite, a Livorno 10 mesi per un'ecografia
  •  Liste d’attesa: è di nuovo caos. Empoli, otto mesi per un’ecografia.

La situazione a Luglio 2024:

infinite liste d’attesa del servizio sanitario nazionale. 498 giorni di attesa per un’ecografia all’addome, 394 giorni per una visita ginecologica nell’Azienda universitaria Friuli Centrale, 427 giorni per una visita cardiologica nell’Azienda sanitaria 3 ligure. È la fotografia – per nulla edificante – scattata da Cittadinanzattiva, che si è concentrata sull’analisi dei tempi di attesa di sei prestazioni in tutte le Regioni: prima visita cardiologica, prima visita pneumologica, prima visita ginecologica, prima visita oncologica, ecografia addome completo e mammografia. Indagine complessa perché solo 9 Regioni su 20 forniscono l’aggiornamento a giugno 2024 (Lazio, Emilia-Romagna, Toscana, Liguria, Valle d’Aosta, Umbria, Friuli, Calabria e Alto Adige).

Davvero la politica si può ancora permettere di dare un contributo di 1 milione di euro ad una manifestazione, ancorché importante, e non riuscire a garantire i diritti sanciti dalla Costituzione e le priorità fondamentali come la salute ai cittadini?