La scuola: uno spaccato della società malata

La finta retorica di una politica che non mette in atto nulla se non chiacchiere da bar.

La scuola: uno spaccato della società malata


In pochi giorni la violenza nell'ambito scolastico arriva alla cronaca. Non solo bullismo ma delle vere e proprie azioni criminali, messe in atto da minorenni che si sfidano a colpi di coltelli asce e postale fuori e all'interno di istituti scolastici.

Sono in primis studenti e, forse aspiranti delinquenti, che usano la scuola come terreno dove scalare la gerarchia della strada e allenarsi a fare i boss.

Un aspetto quello dell'uso dei coltelli che troppo spesso viene sminuito per pericolosità ma oggi tristemente alcuni soggetti vanno a scuola con il coltello e anche la pistola.

Ed allora dovremmo chiederci come mai si arriva a conoscere questo problema solo quando fuori ad una scuola nel fiorentino avviene uno scontro tra stipendi con tanto di sparo di pistola poi rilevato essere stato sparato da una pistola a salve, ma il rivale anche lui studente usa a difesa un'ascia e a quel punto c'è il panico e la chiamata alla polizia che poi giunta sul posto identifica più soggetti che avrebbero preso parte allo scontro.

Ma a preoccupare è l'età dei soggetti coinvolti la media è 13 anni e parliamo di ragazzi che frequentano la terza media.

Ma non finisce qui: a Ferentino un'altra lite fuori all'istituto scolastico liceo Martino Filetico si è conclusa con un ragazzo di sedici anni trasportato d'urgenza al Policlinico Gemelli a Roma. Sia l'aggressore che il giovane feriti sono entrambi minorenni 

E poi c'è la piaga del bullismo. Milioni di euro spesi in progetti che restano inutili e dove il personale scolastico dai docenti al personale ata non hanno la giusta preparazione per prevenire ogni forma di bullismo.

Ragazzi fragili presi di mira e portati addirittura a compiere azioni di lesionismo poiché per loro diventa una tortura quotidiana l'andare a scuola. La scuola un luogo protetto dove bisognerebbe educare e formare le nuove generazioni ma che si trasforma in un campo di battaglia.

Cosa dirà oggi il Ministero del MIM in merito ai fatti accaduti solo nella giornata del 15 ottobre?
Invierà gli ispettori del Ministero?

Ma poi il dopo resterà come il prima cioè una scuola oramai inesistente e dei giovani che non hanno più buoni esempi.