LA TELENOVELLA RENZIANA

L'OPINIONE DI LUCIO PASTORE. «Nonostante il momento drammatico a livello internazionale, vorrei analizzare il fenomeno nostrano».

LA TELENOVELLA RENZIANA



Ha un partitino insignificante dal punto di vista numerico, è inviso a gran parte dell'elettorato della cosiddetta sinistra memore di tutte le sue azioni politiche, dal Jobs act con l'abolizione dell'art. 18, alla buona scuola, alle scelte del consumo di suolo, al referendum fallito, all'opposizione alla formazione di un governo con il M5S nel Conte 1, alla creazione del suo partitino, dopo aver favorito il Conte 2, alla caduta del Conte 2. Per non parlare del rinascimento arabo.

È stato imposto, dopo Bersani, con uno spazio mediatico incredibile, alla guida del PD che ha completamente snaturato come partito di sinistra.

Continua ad avere, nonostante percentuali insignificanti, uno spazio comunicativo enorme. Eppure la Schlein è disposta ad andare ad una rottura con il M5S pur di mantenere Renzi. Chi ha alle spalle questo distruttore di partiti e di governi? Non è un personaggio carismatico, è inviso a gran parte dell'elettorato, farebbe perdere più voti di quelli che porterebbe, eppure bisogna parlare di lui.

Ho l'impressione che sia la V colonna che poteri forti vogliono inserire in alcune alleanze per guidare il gioco politico a loro favore. Renzi sembrerebbe l'espressione di questi poteri e la Shlein, per qualche motivo misterioso, non può dire no.

Vediamo come prosegue questa telenovela renziana.