Lavori alla ex scuola Bertona di Somma Vesuviana: il caso arriva in consiglio comunale

L'opposizione non è soddisfatta delle risposte dell'assessore ed il sindaco Di Sarno cerca di prendere tempo. Per ora la scuola è stata abbattuta e la ricostruzione resta una incognita.

Lavori alla ex scuola Bertona di Somma Vesuviana: il caso arriva in consiglio comunale



 

Un consiglio comunale movimentato dove a prendere la parola sono i soliti rappresentanti dell'opposizione che, con le tante interrogazioni, cercano delle risposte dalla maggioranza e dal Sindaco.

Risposte che non arrivano. Ma la questione dell'ex plesso Bertona è al centro delle discussione politica. Molti cittadini sono preoccupati. Quell'edificio, un plesso scolastico funzionante, oggi non c'è più. La ditta facente parte del consorzio Artemide, che si era aggiudicato l'appalto, dopo aver iniziato i lavori è stata bloccata da una attività investigativa e preventiva messa in campo dalla Prefettura, al fine di prevenire le infiltrazioni mafiose nella gestione dei lavori finanziati dal PNRR.

Fonte Metropolis

 

Il sindaco Di Sarno, in consiglio comunale, ha dichiarato che i lavori erano iniziati e che l'Ente non ha nessuna responsabilità per l'accaduto. Il primo cittadino, nonchè appartenete alla Guardia di Finanza, nel rimarcare che vi è stato un intervento di un organo sovra comunale ha ribadito la piena fiducia dell'Autorità giudiziaria. Lo stesso ha annunciato che il consorzio Artemide ha proposto ricorso al TAR per annullare la rescissione del contratto, già avviata dall'ente comunale dopo l'accertamento avvenuto nel cantiere.

L'opera era iniziata e la Prefettura ha bloccato i lavori. Dalle parole del primo cittadino si capisce anche che vi sono altre indagini in corso sulla procedura di aggiudicazione. 

Ma se le indagini e i ricorsi alla giustizia amministrativa vanno avanti i cittadini sommesi si chiedono dove i loro figli andranno a scuola ad inizio anno. Manca poco più di un mese dall'inizio dell'anno scolastico e a Somma Vesuviana la questione edilizia scolastica è un vero problema.

Un altro plesso storico, quello di via Roma, non è usufruibile. Ad oggi resta un cantiere. Due consiglieri di opposizione, in un video sui social, si sono cimentati in una duetto comico che - visto l'argomento - poco dovrebbe far ridere. In un contesto di normalità dovrebbe porre delle soluzioni a quanto accade in termini di diritto alla studio.

Una cittadina come Somma Vesuviana, dove le infrastrutture comunali sono inesistenti, dove i cittadini devono ricorrere al privato, non si capisce perchè una serie di progetti siano fermi e i soldi dei fondi rischiano di essere persi per via delle tante anomalie riscontrate nelle fasi di realizzazione dei lavori.

Adesso bisogna capire come l'amministrazione Di Sarno possa correre ai ripari e individuare nuove strutture da adibire a Plessi scolastici.

Già più volte si è ricorso a contratti con privati, pagando dei canoni di locazione, a volte anche in strutture che non erano pienamente a norma: come il caso di un intero palazzo adibito da anni a Plesso scolastico, risultato poi abusivo in vari parti. Non certamente in linea con i requisiti di edilizia scolastica. 

Pochi giorni dopo lo stop ai lavori - da parte della Direzione Investigativa Antimafia - il sindaco Di Sarno (nella foto a sinistra) ha dichiarato: “Totale fiducia nell’operato della Prefettura e delle forze dell’ordine".

 

 

 

 

 

 

 

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