L'ignoranza della classe dirigente

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «La riflessione seria, approfondita, pacata, è scomparsa dal dibattito pubblico, e il confronto tra opinioni diverse è diventato un combattimento tra galli e uno starnazzare di oche».

L'ignoranza della classe dirigente


I ricorrenti episodi di goffaggine del ministro della Cultura (!) Sangiuliano offrono notevoli spunti per la satira, ma pongono un problema serio: l'ignoranza della classe dirigente e, in modo speculare, di gran parte del popolo italiano.

L'ignoranza contribuisce ad aggravare la questione morale del Paese.

Un'orda di incompetenti occupa indegnamente i media, le istituzioni, i posti di potere e di responsabilità, e la loro ignoranza talora appare come semplicità e vicinanza al popolo.
Ministri e politici impreparati, ai quali nessuna persona sensata affiderebbe l'amministrazione di un condomino, sproloquiano di argomenti che non conoscono, attorniati da pseudo giornalisti che hanno abdicato alla loro funzione di guardiani del potere scegliendo di esserne servi.

La riflessione seria, approfondita, pacata, è scomparsa dal dibattito pubblico, e il confronto tra opinioni diverse è diventato un combattimento tra galli e uno starnazzare di oche.

Vince chi grida di più e impedisce agli altri di parlare.
A tale triste fenomeno non sono immuni i c.d. "social", nei quali sono pochi coloro  che riescono a esporre tesi di senso compiuto.

Ha scritto un autore anonimo: "Quando un uomo con un ragionamento incontra un uomo con uno slogan, l'uomo con il ragionamento è morto"!