«L’Italia deve porre immediatamente fine all’invio di armi a Israele»

IL PENSIERO dell'onorevole Stefania Ascari: «Il nostro Paese non può essere complice del piano criminale di Netanyahu»

«L’Italia deve porre immediatamente fine all’invio di armi a Israele»
immagine pixabay di hosnysalah

 

L’esercito israeliano questa mattina (23 settembre) ha bombardato un’altra scuola a Gaza.

Solo due giorni fa un attacco a un’altra scuola della Striscia aveva provocato 22 morti, tra cui 13 bambini, 6 donne e un feto che giaceva accanto al corpo della madre.

Un orrore senza fine.

Intanto Al Jazeera, che è stata una delle poche fonti di informazione attive nel documentare il massacro a Gaza e la progressiva annessione israeliana della Cisgiordania, è stata costretta a chiudere i suoi studi a Ramallah, dopo aver già chiuso quelli a Gerusalemme Est: il risultato dell’altra guerra che Netanyahu sta conducendo contro l'informazione libera.

L’Italia deve porre immediatamente fine all’invio di armi a Israele.

Quelle armi hanno ucciso 42mila palestinesi e distrutto case, scuole, ospedali, rifugi.

Il nostro Paese non può essere complice del piano criminale di Netanyahu, ma deve impedire il genocidio e ottenere il cessate il fuoco prevedendo sanzioni contro Israele, sospendendo ogni rapporto economico con Netanyahu e riconoscendo lo Stato di Palestina.

Basta all’economia di guerra sulla pelle degli esseri umani.

Le armi continueranno a portare solo altra guerra.

"Se vuoi la pace, lavora per la pace".