L’unica associazione di sopravvissuti alla pedofilia rischia la chiusura

Appello urgente a sostenere Rete L’Abuso.

L’unica associazione di sopravvissuti alla pedofilia rischia la chiusura


Un bambino su dieci in Italia è vittima di pedofili titolò La Stampa otto anni fa. Un dato immenso, drammatico, segnale di quanto l’abuso contro i più indifesi della società è diffuso. La pedofilia come una piovra s’insinua in ogni settore sociale, ad ogni livello, in ogni sfera della società.

Difesa, negata, sottaciuta, con complicità e omertà ovunque. Come la piovra più famosa, la mafia.

Esistono mafie pedofile, la pedofilia è (anche) una cupola, una rete di mafie e clan. Non è ufficialmente riconosciuta come mafia ma lo è. E denunciarla, combattere, restituire giustizia alle vittime è sempre più difficili. Esiste una sola associazione di sopravvissuti, di vittime, in tutta Europa. E questo è un ulteriore dato che dovrebbe far riflettere. Quest’associazione è Rete L’Abuso, fondata da Francesco Zanardi, sopravvissuto ad abusi pedofili clericali.

Francesco Zanardi con la Rete assiste le vittime, denuncia, ha realizzato un archivio di notizie ed informazioni che è un unicum nel panorama italiano e non solo. Rete L’Abuso è stata la prima a portare alle Nazioni Unite un report di denuncia della pedofilia, complesso e documentato. È una delle innumerevoli iniziative portate avanti negli anni, il mese scorso è stato presentato l’ultimo dossier.

Rete L’Abuso: presentazione del report regionale sugli abusi sessuali nell’ambito del volontariato

Quanto e dove è esteso nel paese e quali sono le lacune o le circostanze che lo favoriscono? Rete L’Abuso ha allestito una sessione perpetua del report sul portale Abuse Tracker Italia, sessione che resterà aggiornata in tempo reale e integrata con più dati di quelli che verranno presentati il 12 settembre.

 https://www.wordnews.it/rete-labuso-presentazione-del-report-regionale-sugli-abusi-sessuali-nellambito-del-volontariato

La Rete per proseguire questo prezioso impegno ha bisogno di sostegno e aveva lanciato un appello nei mesi scorsi, «Adotta la salute dei minori in Italia – Rete L’ABUSO ha urgente bisogno della tua attenzione». L’appello integrale è qui https://retelabuso.org/adotta-la-salute-dei-minori-in-italia-rete-labuso-ha-urgente-bisogno-della-tua-attenzione/, link da cui si può aderire all’appello e inviare una donazione per sostenere la Rete. «Questo appello arriva a seguito della notizia che il Governo, nel passaggio dei registri delle ONG da regionali a nazionali, di fatto al momento ha perso tutti i vostri contributi 5Xmille donati dal 2020, che speriamo e tenteremo di recuperare – denuncia il presidente Francesco Zanardi - per il grave errore del Ministero che si giustifica incolpando un “algoritmo impazzito”, la Rete L’ABUSO risulta inserita solo dal 2024 alla raccolta del 5Xmille, che se saremo fortunati raccoglieremo solo a fine 2025».

«Probabilmente già quest’anno saremo costretti a tagliare moltissimi servizi, ad unico danno delle potenziali vittime, dei sopravvissuti, della prevenzione e della vostra stessa consapevolezza. Nessuno di voi se pur oggi adulto è estraneo al tema, in quanto tutti abbiamo figli, nipoti e affetti, oltre al dovere civico di tutelare i più piccini ed indifesi. Le potenziali vittime di stupro da parte di pedofili che dalle proiezioni, solo nel clero italiano, arrivano a un milione di vittime. Per questa che riteniamo una emergenza che rischia di far cessare l’unico punto di riferimento e osservazione in Italia, abbiamo promosso come da anni tante altre realtà, una campagna di emergenza per la raccolta di fondi che puoi sostenere con una donazione a tua scelta, sia “ una tantum” sia “mensile ricorrente” – è l’appello lanciato da Francesco Zanardi -  bastano solo 5€ al mese; ovvero 4 caffè o meno di un pacchetto di sigarette, per poter continuare».

All’inizio di ottobre in un appello urgente Francesco Zanardi e l’intero staff di Rete L’Abuso hanno reso noto che l’epilogo più drammatico, triste e sconcertante potrebbe essere vicino: la Rete rischia la chiusura. «Rischiamo di chiudere, e questa volta seriamente. Non abbiamo più fondi (letteralmente abbiamo sul conto 543,00 €).

Non abbiamo più la possibilità di mantenerne attivi i servizi più importanti: la posta elettronica, il telefono, e soprattutto la partecipazione dei nostri avvocati alle varie udienze nei Tribunali in tutta Italia. Le numerose vittime che stiamo già assistendo verranno nel limite delle possibilità seguite, ma dal 1 settenbre 2024 non possiamo più seguirne nuove (riceviamo nuove richieste ogni settimana) – si legge nel comunicato inviato - Confidiamo nella tua sensibilità verso il futuro dei bambini.

Se questo tema non ti ha riguardato da vicino, ringrazia! Se invece sei tu stesso vittima o hai un parente che è stato abusato, sai bene di cosa stiamo parlando. Questa lettera viene inviata a tutte le persone che negli anni ci hanno mostrato vicinanza: se tanti contribuiranno anche con una piccola cifra, ma regolarmente ogni mese, forse avremo la possibilità di sopravvivere».

«Qualcuno disse che una Società si valuta da come è attenta ai propri bambini. In che Società vogliamo vivere? Grazie per quanto potrai fare. Puoi effettuare la tua donazione LIBERALE detraibile fiscalmente a questo IBAN IT91K0623001632000057109243 – è l’appello di Francesco Zanardi e dello staff di Rete L’Abuso - Oppure puoi aderire a uno dei piani di sostegno preimpostati della campagna “Adotta la salute dei minori” che trovi sul nostro Portale».