L'UTOPIA

L'OPINIONE. «È meglio ignorare che siamo circondati da guerre, che la fragilità dell'Europa sta proprio nel non riuscire ad avere una posizione forte in comune e porci come mediatori. Non bisogna vedere il disastro economico ed ambientale determinato dalle guerre. Ora bisogna riarmarci e per questo rinunciare ad uno stato sociale e prepararci sempre più per una economia di guerra».

L'UTOPIA
Foto di 愚木混株 Cdd20 da Pixabay


Nelle prossime elezioni europee il tema della guerra sarà secondario ed i cittadini sceglieranno in base ad altri parametri per chi votare.

Penso che questa osservazione sia giusta perché sia i media, sia le necessità individuali portano ad allontanare questo problema dal nostro immaginario collettivo.

È meglio ignorare che siamo circondati da guerre, che la fragilità dell'Europa sta proprio nel non riuscire ad avere una posizione forte in comune e porci come mediatori. Non bisogna vedere il disastro economico ed ambientale determinato dalle guerre. Ora bisogna riarmarci e per questo rinunciare ad uno stato sociale e prepararci sempre più per una economia di guerra.

Dobbiamo ignorare che siamo circondati da guerre sempre più vicine e che difficilmente, continuando così la gestione internazionale, riusciremo a stare fuori dal massacro.

Il nuovo ordine mondiale che si dovrà determinare non ci deve interessare. Dobbiamo ignorare che le guerre sono fomentate proprio per questo motivo e ci stiamo sempre più abituando al rischio di una guerra nucleare tattica che porterà, secondo alcuni, solo alcuni milioni di morti e non la distruzione completa dell'umanità come la guerra nucleare globale.

Papa Francesco ed altri pacifisti che provano a creare prospettive diverse vengono sbeffeggiati o sminuiti perché poco affini alla realtà. La realtà è quella del darwinismo sociale che deve guidare l'uomo fino alla distruzione di specie.

In questo contesto proporre una lista che abbia come finalità la pace ed il superamento della visione del darwinismo sociale è utopistico per cui, detta lista, realisticamente avrà poche scianse di avere un qualche successo.

Come esempio molto più piccolo, abbiamo distrutto i sistemi sanitari universalistici perché affermano che è poco concreto immaginare una cura uguale per tutti nonostante che molti di noi avessero previsto il disastro che si sta verificando, essenzialmente per rendere la salute una merce.

Ora è poco realistico cercare di opporci alla guerra.

Ma poiché io sono idealista ed utopico, cercherò di favorire liste elettorali che mettano al centro il problema della pace e di come mantenerla.

Sarò pure un'utopista ma senza pace tutto il resto scompare.

L.P.