Ma cosa sta succedendo a Napoli?

Possibile nuova “guerra di camorra” per il controllo del territorio

Ma cosa sta succedendo a Napoli?

Troppi omicidi quest'anno a Napoli il che fa pensare che ci sia in atto una nuova guerra di camorra per il controllo del territorio e delle piazze di spaccio. Un triplice omicidio avvenuto a febbraio:

  • prima Alfonso Fontana, 24enne pregiudicato di Castellammare di Stabia ucciso a Torre Annunziata a due passi dal tribunale;
  • poi è toccato a Davide Fiorucci, 29enne pizzaiolo con alcuni precedenti penali da  minorenne e ucciso al Piano Napoli di Boscoreale, sotto casa sua;
  • infine Ciro Gargiulo, 61enne e noto trafficante di droga, conosciuto come “Ciruzzo 'o  biondo” e ucciso sui Monti Lattari da un'imboscata  a colpi di fucile.

A marzo, invece, è stato ucciso a colpi  d'arma da fuoco un collaboratore di giustizia, Salvatore Coppola classe 1958, nel parcheggio di un supermercato a San Giovanni a Teduccio. Questo omicidio, purtroppo, fa notare pure la mancanza di protezione da parte dello Stato a chi denuncia o decide di “saltare il fosso”. Infatti in passato viveva in regime di protezione ma recentemente era tornato nel suo quaritere d'origine.

Nelle stesse ore, però, a Giugliano in Campania viene colpito da un proiettile un 30enne con precedenti, Gennaro Giappone. Altro omicidio è a luglio a Ponticelli dove viene ucciso un 49enne con diversi  precedenti per spaccio di droga e l'ultimo arresto nel 2017. Stiamo parlando di Emanuele Pietro.

Senza entrare troppo nel lungo elenco si arriva alle ultime settimane a Pianura dove l'1 settembre viene ritrovato un uomo semi carbonizzato. Nei rilievi vengono ritrovati 3 fori di proiettili e, molto probabilmente, è stato ucciso altrove. Non si esclude che sia da aggiungere al lungo elenco delle vittime della faida dei clan di camorra della zona Ovest di Napoli. L'ultimo omicidio in ordine temporale è a Scampia dove la sera di sabato 7 settembre, all'interno di un salone da barbiere, Camillo Esposito, 29enne con precedenti per rapina e porto abusivo di armi, viene raggiunto da un killer che gli ha sparato 12 colpi di pistola per poi sfuggire, a volto coperto, in auto.

Per adesso non ci è dato sapere se tutti questi, insieme ad altri, omicidi siano collegati ma analizzando i vari precedenti delle vittime la probabilità che si stia ritornando a sparare in mezzo alle strade per il controllo del territorio e la spartizione delle piazze di spaccio è molto alto.

Cosa dovremmo aspettarci adesso?

Nella relazione semestrale della DIA del 2023 troviamo come le storiche famiglie camorristiche abbiano il pieno controllo del centro di Napoli ma le varie conformazioni, sia alcune storiche che nuove, stiano prendendo piede nelle periferie.