PUBBLICITÀ

L'OPINIONE.

PUBBLICITÀ


 

Uno degli elementi fondamentali della nostra società è rappresentato dalle pubblicità.

Siamo invasi costantemente da annunci pubblicitari, sia che ascoltiamo una radio, o vediamo un programma televisivo, o giriamo per strada circondati da cartelloni che promuovono prodotti, sia se ci muoviamo sul web in qualsiasi social. Ci raggiungono anche sui nostri telefoni in ogni momento della giornata. Si arriva dell'assurdo che per ascoltare musica o vedere un film senza pubblicità bisogna pagare.

Perché tutto questo? Semplicemente perché in una società in costante crescita c'è necessità di condizionare le menti al consumo creando, in gran parte, bisogni indotti. I nostri frame profondi devono essere indotti ad avere bisogni di ogni tipo per consumare sempre di più.

L'assurdo si è raggiunto quando gli italiani bocciarono un referendum che proponeva di non interrompere film con la pubblicità.

Viviamo in una società che svuota le menti, riduce la coscienza critica per formare uomini che devono lavorare per diventare essenzialmente consumatori di bisogni spesso non essenziali.

Ed in tutto questo sfavillio di immagini e suoni, arrivano come sottofondi marginali le notizie strazianti di guerre, disastri, marginalità e fame. L'uomo consumatore non può essere troppo distratto da notizie deprimenti. Queste vengono inserite tra una pubblicità ed un'altra come qualcosa di apparentemente marginale. È assurdo parlare del genocidio di Gaza tra le pubblicità di un'auto e quella del vino. Eppure accade.

Tra una pubblicità ed un'altra, in questa bolla pneumatica, potremmo trovarci all'improvviso travolti da drammi che menti finissime sembra ci stiano preparando. Ma noi imperterriti ci troveremo sempre a muoverci in questo turbinio di immagini e suoni sfavillanti fino alla fine nel nostro meraviglioso sonno della ragione.

L.P.