Riforma della giustizia approvata in CDM

La risposta dell'ANM, Associazione Nazionale Magistrati, alla riforma approvata in Consiglio Dei Ministri sulla giustizia.

Riforma della giustizia approvata in CDM


La riforma è una sconfitta per la giustizia
La posizione della Giunta Anm

“La logica di fondo del disegno di legge sulla separazione delle carriere e l’istituzione dell’Alta corte si rintraccia in una volontà punitiva nei confronti della magistratura ordinaria, responsabile per l’esercizio indipendente delle sue funzioni di controllo di legalità. Gli aspetti allarmanti delle bozze del disegno di legge sono molteplici, leggiamo una riforma ambigua che crea un quadro disarmante”.

Ad affermarlo è una nota della Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati.

“È una riforma che non incide sugli effettivi bisogni della giustizia, ma che esprime la chiara intenzione di attuare un controllo sulla magistratura da parte della politica, che si realizza essenzialmente con lo svilimento del ruolo e della funzione di rappresentanza elettiva dei togati del Csm e con lo svuotamento delle sue essenziali prerogative disciplinari, affidate a una giurisdizione speciale di nuovo conio”

- prosegue la nota.


“Quella di oggi è una sconfitta per la giustizia, significa dar più potere alla maggioranza politica di turno, danneggiando innanzi tutto i cittadini. Per assumere nuove iniziative e per avviare una mobilitazione importante, anche dai territori, abbiamo deciso di convocare un Comitato direttivo centrale di urgenza che si terrà il 15 giugno prossimo”,

conclude la Giunta.

immagine di copertina dell'Anm

 

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