«Ritengo possa essere la via primaria di modernizzazione del Paese»

L'INTERVISTA al consigliere regionale Regione Veneto Alessandra Sponda, aderente al gruppo consiliare Zaia Presidente.

«Ritengo possa essere la via primaria di modernizzazione del Paese»

 


La riforma sull'autonomia differenziata è stata approvata pure alla Camera nella notte del 19 giugno, dopo un lungo iter fatto pure di scontri pressoché politici. È favorevole o contrario? Perchè?

La Lega ha imparato che per ottenere i grandi cambiamenti, in questo Paese ove tutti vogliono cambiare tutto per non cambiare nulla, ci sono voluti 40 anni di battaglie per giungere al risultato dell’Autonomia, cui sono favorevolissima perché ritengo possa essere la via primaria di modernizzazione del Paese, coerente con l’art. 116 della Costituzione, in cui la valorizzazione delle eccellenze locali, del lavoro, della cultura, delle tasse, pur nell’ambito del principio di sussidiarietà, doni alle Regioni le potenzialità necessarie per lo sviluppo e le effettive capacità.

Che valutazione generale dà al Ddl Calderoli?

E’ stato un Ddl che ha visto una persona particolarmente esperta come in Sen. Roberto Calderoli, un veterano autonomista, molto impegnata nel cercare la quadra di fronte a un establishment centralista e arroccato da decenni sulle sue posizioni. Il Ddl Calderoli è stato il massimo ottenibile in questo tempo.

C'è chi dice che per primi, questa legge, l'ha voluta il centro sinistra con il Titolo V della Costituzione nel 2001. È giusta questa analisi?

A parole è giusto. La sinistra, quando aveva paura dei sussulti indipendentisti, si affrettò a dare un segnale per tenere buoni coloro che erano pronti a tutto pur di ottenere l’Autonomia.

Il contentino dato per timore politico (molti elettori di sinistra hanno votato il referendum sull’Autonomia del 2017) e pratico (le eventuali sommosse dei più caldi…). Nella pratica, invece, la sinistra si sta schierando per il centralismo romano, contraddicendo la modifica del Titolo V della Costituzione, chiudendosi in una posizione ideologica che, come al solito, ne fa vedere il vero volto.

Le sinistre non sono autonomiste, come parte del loro popolo, ma globaliste. Strumentalizzano e dicono no a tutto, nonostante l’apertura della Lega alle proposte costruttive di tutti.

Il Titolo V riformato nel 2001 afferma il principio di sussidiarietà verticale, non solo tra Stato e Regioni, ma tra Regioni, Città Metropolitane, Province e Comuni. Tale sussidiarietà, in linea di principio, oltre a venire incontro alle specificità dei territori, dovrebbe avvicinare i servizi ai cittadini, dando loro un maggior controllo su come vengono spesi i soldi delle tasse da essi pagate. Ritiene che tale principio sia valido, ben espresso dall’attuale Titolo V e, infine, ben rispettato dal ddl di attuazione? Se no, perché?

Credo che nell’applicazione dei LEP il principio di sussidiarietà, di cui ho già accennato prima, sarà fondamentale, perché l’Autonomia non vuole essere un ostacolo per qualcuno ma un aiuto alla buona amministrazione per tutti, un input alla responsabilizzazione di tutti, soprattutto al Sud.

Titolo V nel 2001 voluto dal centro sinistra e criticato dal centro destra e Ddl Calderoli oggi voluto dal centrodestra e criticato dal centro sinistra. Non si corre il rischio che il tutto si concluda solo come una mera opposizione politica mettendo da parte i veri bisogni dei cittadini?

L’Autonomia è legge dello Stato. Da questo non si torna indietro. Con le prime nove materie e poi coi LEP finanziati entro due anni, come specificato da Calderoli sapremo dare le risposte che i cittadini aspettano da tanto tempo e che sono state sempre bloccate dalle sinistre.

Diversi sindaci hanno fatto appelli o pressioni alle Regioni (vedi caso Calabria) per impugnare la legge sull'autonomia differenziata dinanzi alla Corte Costituzionale. Che cosa ne pensa?

Qualcuno soffia sotto per creare paura alle regioni tradizionalmente più difficili. La legge farà bene alla Calabria, che potrà investire nel territorio, grazie al turismo, alle sue primizie agroalimentari e alla forza lavoro.

Non ascoltino le Cassandre della sinistra e dimostrino uno slancio di coraggio, che sarà ampiamente ripagato.

Andiamo ai Lep perché è qui che la maggior parte del panorama politico si spacca: c'è chi afferma che sarà più dannoso per le regioni del sud e c'è chi dice che sarà un aiuto concreto e che finalmente farà mettere tutte le Regioni d'Italia sullo stesso livello. Quale dei due casi è giusto secondo lei e perchè?

A parte il fatto che l’Autonomia è differenziata proprio perché non tutte le Regioni sono tenute a chiedere tutte le materie previste, io ribadisco che il Sud potrà trovare maggiori stimoli dall’Autonomia differenziata e ricevere coi Lep i fondi necessari come incentivo, non più come assistenzialismo. La sussidiarietà, non è assistenzialismo.

Se poi qualcuno intende ancora “pappare” sulle spalle di altri, si faccia una ragione del fatto che la pacchia è finita…

C'è chi afferma, però, che con l'autonomia differenziata di risorse ce ne saranno sempre di meno...

Con le cornacchie del malaugurio non si va da nessuna parte…le Regioni, almeno quelle guidate dalla Lega e dal centrodestra faranno di tutto per reperire il maggior numero di risorse possibili.

Non potranno arrivare tutte subito? Arriveranno gradualmente. Sempre meglio del centralismo che impone una pressione fiscale più alta d’Europa al 66%...

Ma secondo lei bastano questi Lep a garantire diritti di cittadinanza uguali per tutti?

La legge non è fatta per dare diritti di cittadinanza, ma di far sentire i cittadini più vicini alle Istituzioni e alle loro necessità reali. Cosa che lo Stato centralista ha dimostrato non essere capace di fare.

Andando al tema sanità, tema così tanto delicato nel nostro paese, che impatto avrà questa legge proprio sulla sanità?

Credo che dipenderà tutto dalla capacità di utilizzare il Lep finanziato al meglio delle possibilità. Non può che responsabilizzare ad agire per il meglio per il bene comune.

Trova aspetti critici in questo Ddl? Se è si, quali e perché?

Nessuna legge è perfetta. Questa è stata la migliore possibile. Vedremo col tempo se e cosa si potrà migliorare.

A conti fatti qual è il vero scopo di questa manovra?

Avvicinare la politica e l’economia alle necessità reali delle famiglie e dei cittadini, come in tutti gli Stati federali.

 

LEGGI ANCHE:

- «Ci saranno 20 tipi di scuole, 20 tipi di sanità, regioni sempre più ricche a discapito di quelle più povere»

- «Il provvedimento risponde a una logica di gratificazione delle aspettative della Lega»

- «Una riforma in cui non credono nemmeno i rappresentanti del centrodestra»

- «La riforma non garantisce adeguati meccanismi di perequazione finanziaria»

- «È inaccettabile che un governo miri a regionalizzare servizi e materie di importanza vitale per la popolazione»

- «Si tratta di una riforma che minaccia l'unità nazionale»

- «È un cambiamento che potrà garantire maggiore efficienza»

- «Il provvedimento va a normare nel merito dell’attuazione dell’art. 116»

- «L'autonomia differenziata non risolve le problematiche legate a un miglior utilizzo dei fondi pubblici»

- «Il testo è stato migliorato: un’opportunità per il Sud»

- «La legge Calderoli crea regioni di serie A e regioni di serie B»

 «Il nostro Paese ha bisogno di unità e coesione su temi come il lavoro, la sanità, l’ambiente»

- «Non sono contrario al principio autonomistico ma alla forma di attuazione scelta dalla maggioranza di governo»

- «L’autonomia differenziata può essere lo strumento per ridurre il gap tra nord e sud»

- «Questo provvedimento cambia l’assetto del Paese, rischia di comprometterne la coesione»

- «Ho sempre sostenuto che ogni territorio debba essere protagonista»

- «La misura rappresenta il volano necessario per avere una Nazione in cui i diritti dei cittadini possano essere garantiti»

- «Non c'è nulla da differenziare»

- «Decreto spacca Italia, questa è la mia idea»

- «Sono contrario alla riforma sull'autonomia differenziata, un colpo mortale al Mezzogiorno»

- «La riforma corona il sogno dei leghisti della prima ora: la secessione!»

- «Va a modificare alla cieca l’assetto dello Stato»

- «Questa iniziativa promette di migliorare significativamente l'efficacia dei servizi pubblici»

- «Si tratta della disintegrazione dell’unità nazionale» 

- «Hanno votato supinamente per l’autonomia differenziata»

- «Mi adopererò per l'abrogazione di questa legge»

- «L’Autonomia differenziata è la secessione dei ricchi»

- «La riforma si arenerà. Se non si colma il gap Nord Sud non si potrà andare avanti»

«I LEP troveranno attuazione concreta con questa riforma»

- «Siamo completamente contrari a questa riforma scellerata»

- Lorefice: «Un progetto dannoso per l’unità e la coesione del Paese»

- CGIL contro l'autonomia differenziata: annuncia referendum

- Approvata la legge sull'autonomia differenziata

- Approvata la legge sull'autonomia differenziata/2

- L'autonomia differenziata che divide, ancora una volta, il nord dal sud Italia