SANITA' in Molise: «Basta ammuina, ci vogliono fatti concreti»

L'OPINIONE DEL DOTTOR PASTORE. «Prima di Speranza, che dovrebbe essere un rappresentante della sinistra, al governo della sanità c'era un esponente del M5S che affermava che pubblico e privato convenzionato sono la stessa cosa. Lo stesso afferma Sileri.»

SANITA' in Molise: «Basta ammuina, ci vogliono fatti concreti»

É vero, queste persone hanno votato contro un riequilibrio tra pubblico e privato. Ma questo si sapeva già da prima perché sono stati eletti proprio a guardia di particolari interessi. 

Ma chi governa a livello centrale sono tutti i partiti, la sanità molisana è commissariata e dipende direttamente dallo Stato centrale, e nessuno è riuscito, o ha voluto, veramente bloccare la deriva verso le privatizzazioni. Prima di Speranza, che dovrebbe essere un rappresentante della sinistra, al governo della sanità c'era un'esponente del M5S che affermava che pubblico e privato convenzionato sono la stessa cosa. Lo stesso afferma Sileri.

Allora vorrei chiedere, al di là della denuncia di questi fatti, le forze politiche che dicono di volersi opporre alla privatizzazione in sanità, cosa fanno realmente in questa situazione di sfascio e di collasso attuale del sistema sanitario?

Certamente non è facendo ammuina che si riesce a modificare questa situazione disastrata. L'unico modo sarebbe indire degli stati generali sulla sanità, aprire una vertenza sanità, per farci capire in maniera chiara quale sanità si vuole per il futuro e se si può uscire da questo disastro

Basta con ammuina, qui ci vogliono fatti concreti e non se ne vedono.

Lucio Pastore, primario pronto soccorso Isernia

Di seguito la nota del Movimento 5Stelle molisano:

«Ecco i volti e i nomi di chi, oggi, ha detto ‘NO’ alla revisione dei contratti in sanità con i privati accreditati.

Sono loro che per l’ennesima volta hanno rigettato una nostra proposta assolutamente logica che chiede una cosa semplicissima: il rispetto delle norme su contratti scaduti da anni.

Un problema che si traduce nelle solite criticità a cui purtroppo i molisani sono tristemente abituati. Ad esempio, pensate solo a quanto tempo bisogna aspettare per effettuare una tac nei nostri ospedali pubblici, con conseguente ricorso alle strutture private. Ma ci chiediamo: la Regione non dovrebbe tutelare il diritto ad una sanità accessibile a tutti?

Evidentemente non per chi oggi ha cassato la proposta liquidandola perché "superata". Peccato che ad essere superati per davvero siano i rapporti tra sanità pubblica e privata, allo stato dei fatti diventati dannosi per le casse della Regione, e quindi dei cittadini.

Ancora una volta il centrodestra molisano piuttosto che tutelare l’interesse dei molisani e il loro sacrosanto diritto ad una salute pubblica, sembra impegnato a tutela dei soliti im-prenditori.»

 

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