Sciogliere le organizzazioni neofasciste

Doppia presa di posizione di Rifondazione Comunista dopo l’aggressione al giornalista di La Stampa Andrea Joly ad opera di militanti di Casa Pound.

Sciogliere le organizzazioni neofasciste

Condanniamo con forza l’aggressione ad opera di militanti di Casa Pound nei confronti del giornalista della Stampa Andrea Joly che si “era permesso” di fotografare momenti di un ritrovo di Casa Pound nei pressi di un loro locale.

È da tempo che Rifondazione chiede lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste. Abbiamo subito sulla nostra pelle l’aggressione squadrista di queste organizzazioni come quando Eleonora Forenza e alcuni suoi collaboratori sono stati aggrediti da militanti di Casa Pound durante una manifestazione pacifica a Bari.

Per tale aggressione è in corso un processo che già ha condannato in primo grado un militante di tale organizzazione, giudicato colpevole di aver fatto parte di un gruppo con «finalità antidemocratiche proprie del partito fascista esaltando e minacciando e usando la violenza e il metodo squadrista quali strumenti di partecipazione politica». E nel corso di questi anni, con governi diversi, aggressioni, devastazioni di sedi, minacce, sono divenute continue per noi, per organizzazioni democratiche, per cittadini immigrati.

Cosa aspettiamo quindi? Che avvenga una concreta ricostituzione del partito fascista magari col tacito consenso di esponenti del governo che ora, apparentemente, condannano l’accaduto e poi non disdegnano la partecipazione a feste e commemorazioni varie organizzate proprio da queste formazioni? La stampa libera fa paura a questi soggetti e questo purtroppo ci riporta a tempi bui che non vogliamo possano ritornare.

Ci appelliamo quindi al Presidente della Repubblica quale garante della Costituzione per chiedere il rispetto della XII Disposizione. Ci uniamo a Anpi e a tutte le organizzazioni antifasciste per chiedere lo scioglimento immediato di Casa Pound ribadendo che la Costituzione è e resta antifascista.


Il comunicato strafottente con cui Casa Pound giustifica e minimizza il pestaggio squadristico ai danni del giornalista Andrea Joly è tipico di un’organizzazione neofascista che finora ha goduto di ampie protezioni istituzionali ma anche dello sdoganamento da parte di personaggi dei media e dell’informazione.

Il gruppo neofascista attribuisce alla “provocazione” del giornalista quello che definisce “litigio”. I fascisti ritengono giustificato picchiare in dieci un giornalista che sta riprendendo una loro manifestazione.

I magistrati di Torino dovrebbero prendere esempio da quelli di Bari, che hanno posto sotto sequestro e chiuso la sede di Casa Pound dopo l’aggressione a bastonate, tra gli altri, della nostra allora europarlamentare Eleonora Forenza e dei compagni Antonio Perillo e Claudio Riccio.

Al processo in corso a Bari con l’accusa di manifestazioni usuali del disciolto partito fascista, in particolare attuate con il metodo squadrista, ci siamo costituiti parte civile insieme all’ANPI. L’istruttoria ha evidenziato proprio il carattere squadristico dell’azione di Casa Pound, che aveva scientemente aggredito chi aveva partecipato a un corteo -preavvisato- contro Salvini.

Basterebbe raccogliere tutti gli episodi violenti - unitamente alla propaganda degli autodefinitisi “fascisti del terzo millennio”- per attivare le procedure per lo scioglimento previste dal nostro ordinamento. Si proceda senza indugi nel rispetto della Costituzione.

 

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Rita Scapinelli, responsabile antifascismo del Partito della Rifondazione Comunista

 

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