«Se Sangiuliano ha davvero manipolato fatti e quindi la verità, non potrebbe lavorare nel servizio pubblico»

IL PUNTO DI VISTA DI SONIA ALFANO. «Ci chiediamo perché chi non va a votare sta esaltando la figura della Boccia? Perché lei, che è parte in causa, sta ponendo degli interrogativi che l’opposizione pensa, e al massimo sussurra».

«Se Sangiuliano ha davvero manipolato fatti e quindi la verità, non potrebbe lavorare nel servizio pubblico»


 

Ovviamente da parte mia nessuna traccia di stima, però la riflessione è d’obbligo. Se Sangiuliano ha davvero manipolato fatti e quindi la verità, non potrebbe lavorare nel servizio pubblico. Diciamo che non dovrebbe lavorarci a prescindere e diciamo anche che prima di fare i bagagli dal ministero ha firmato il suo ultimo decreto, ovvero quello che compone la commissione, 18 consulenti-componenti, che deciderà quali film potranno esser finanziati con contributi pubblici.

Semplicemente” contributi per 50 milioni di euro destinati a pellicole su cui si ritiene (politicamente e non) ci sia la vetrina del panorama cinematografico italiano. Ci riempiamo la bocca di buona politica ma poi sommessamente accettiamo qualsiasi porcata con la scusa che c’è sempre qualcosa di più importante da affrontare.

Si, è vero, ma fare il ministro e occupare ruoli nel servizio pubblico, sono aspetti estremamente importanti e nel caso del decreto che istituisce la commissione, potrebbero indurre gli italiani a conoscere verità distorte o di parte.

E la verità è che talvolta si tace perché magari si spera che la ruota fortunata giri dal proprio verso e che il silenzio sia apprezzato. Ma si può rimanere schiacciati sotto la ruota della fortuna perché chi tace, è complice.

Povero paese.