SILENZIO, IPOCRITI!

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32 anni di Fallimenti e "maschiaramenti"...


“Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”.

Paolo Borsellino, magistrato ucciso insieme alla sua scorta: Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi e Claudio Traina (19 luglio 1992)

AGOSTINO CATALANO

Il capo scorta assistente capo, 43 anni, era stato sposato con Maria Pace. Era rimasto vedovo tre anni prima.  Il giorno della strage di via d'Amelio era in ferie ma era stato richiamato. Poche settimane prima aveva salvato un bambino che stava per annegare in mare, a Mondello.

WALTER EDDIE COSINA

L’agente scelto rimane orfano di padre a 21 anni. Nel 1983 entra nella Digos, dal 1990 fa parte del nucleo anti-sequestri e in seguito prende servizio presso la divisione anticrimine. Dopo la Strage di Capaci vennero richiesti agenti di scorta in tutta Italia e Cosina accetta di spostarsi da Trieste a Palermo. Il giorno della strage lascia riposare un collega che doveva dargli il cambio e prende servizio al suo posto come agente di scorta del giudice Paolo Borsellino. Lascia la moglie Monica.

CLAUDIO TRAINA

Dopo aver svolto il servizio militare nell’aeronautica, Claudio Traina decide di entrare in polizia. Entra a far parte della squadra volanti a Milano per essere trasferito, su sua richiesta, a Palermo. Decide di farsi assegnare all’ufficio scorte. Aveva 27 anni, era sposato e padre di un bimbo di undici mesi. Suo fratello Luciano, agente della Squadra Mobile di Palermo, dopo la strage fece parte del pool di poliziotti che catturarono il boss Giovanni Brusca.

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EMANUELA LOI

Fu la prima donna poliziotto a morire in una strage di mafia. Dopo la strage di Capaci venne affidata al magistrato Paolo Borsellino. Aveva 24 anni quando cadde nell'adempimento del proprio dovere. Lasciò i genitori, una sorella ed un fratello ed il fidanzato.

VINCENZO LI MULI

Nel 1992 fu assegnato alla Questura di Palermo. Si fece assegnare alla scorta del giudice Borsellino. Aveva 22 anni ed era il più giovane della squadra. L’unico sopravvissuto di quel giorno è l’agente Antonino Vullo.

«Ho sentito qualcosa sotto la scarpa. Mi sono chinato. Era un pezzo di piede.

Mi sono svegliato in ospedale.

Ogni volta, quando cade l’anniversario, sto malissimo”.


L'INTERVISTA a Salvatore Borsellino


PRIMA PARTE. «Borsellino: «gli assassini di mio fratello sono dentro lo Stato»

https://www.wordnews.it/borsellino-gli-assassini-di-mio-fratello-sono-dentro-lo-stato

SECONDA PARTE. «Chi ha ucciso Paolo Borsellino è chi ha prelevato l’Agenda Rossa»

https://www.wordnews.it/chi-ha-ucciso-paolo-e-chi-ha-prelevato-lagenda-rossa

TERZA PARTE. Borsellino: «L'Agenda Rossa è stata nascosta. E' diventata arma di ricatto»

https://www.wordnews.it/borsellino-lagenda-rossa-e-stata-nascosta-e-diventata-arma-di-ricatto