Anche quest’anno l’Aperossa sarà a Roma per le strade della Garbatella, a La Villetta Social Lab, con un programma articolato e trasversale che dal 15 al 19 e dal 22 al 26 settembre proporrà incontri, laboratori, passeggiate urbane, talk, proiezioni e approfondimenti. Appuntamenti che attraggono le tantissime persone – adulti e ragazzi – che apprezzano l’impegno dell’ Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD) , la fondazione senza scopo di lucro che persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale operando nel campo degli audiovisivi e della multimedialità per favorire la conoscenza storica, la costruzione, la comunicazione e la trasmissione della memoria collettiva del lavoro, del movimento operaio e della vita sociale, tutelando e valorizzando il proprio patrimonio archivistico.
Quello dell’AAMOD è , come potrà verificare chi interverrà agli inontri, un impegno sicuramente complesso che le coscienze democratiche debbono valorizzare. Soprattutto in questo periodo di derive autoritaristiche è imprescindibile contribuire a rendere visibili le forme varie del conflitto sociale e politico e dell’opposizione a uno stato di cose dai tratti sempre più reazionari.
Certamente lavoro/casa/scuola/migrazione/antifascismo sono temi centrali sui quali bisogna fare Cultura dell’informazione, all’università, alle scuole, ai centri sociali, ai luoghi di lavoro e, grazie all’Aperossa nelle piazze.
Con l’Aperossa ogni giornata sarà scandita da momenti pensati per pubblici diversi, con una particolare attenzione alla pluralità dei linguaggi e dei contenuti. I più giovani troveranno spazio nei Cinelab kids, laboratori creativi dedicati a ragazze e ragazzi, mentre chi desidera scoprire le stratificazioni storiche e culturali del quartiere potrà partecipare alle passeggiate urbane Esplora e agli itinerari Q.X.11.A., curati rispettivamente da Marmorata169 e Slow Tour. Q.X.11.A. è un progetto culturale porta alla luce il patrimonio nascosto del quartiere Ostiense.
Q.X.11.A è un progetto che consiglio di scoprire. E’ un itinerario innovativo che trasforma una passeggiata a piedi o in bici in un viaggio tra storia, cultura e trasformazioni urbane che permette di conoscere il cuore storico dell’Ostiense e i suoi cambiamenti epocali: dalla rivoluzione industriale alla Resistenza, dalle trasformazioni urbanistiche alle vicende politiche e culturali che l’hanno attraversata. Il percorso è arricchito da riferimenti letterari e cinematografici che aggiungono profondità al racconto e invitano a guardare i luoghi da una prospettiva diversa.
Il confronto e la riflessione collettiva prenderanno forma nei Apetalk e nei numerosi incontri tematici, che affronteranno argomenti di stringente attualità: dai diritti civili alla giustizia ambientale, dalla memoria delle lotte ai conflitti del presente. Ogni serata sarà inoltre accompagnata da una selezione di proiezioni cinematografiche – con film italiani e internazionali, classici e inediti – e sarà introdotta dal breve spazio di riflessione Tre minuti di Vita, insieme al presidente dell’AAMOD, seguito da una selezione d’archivio con Il Cinegiornale della Pace (1963).
Tra gli ospiti dell’edizione 2025: Franco Angeli, Toni D’Angelo, Fabio Caramaschi, Stefano Casi, Mario Colamarino, Chiara Cruciati, Luciana Castellina, Sonia Bergamasco, Ado Hasanovic, Dalal Suleiman, Andrea Pomella, Gianfilippo Pedote, Vanessa Roghi, Samir, Vanni Santoni, Jasmine Trinca, Abdelatif, Monica Maurer, Antonio Marchesi, Riccardo Noury, Giacomo Villa e altri protagonisti della scena culturale italiana.
I temi affrontati si incentrano sui diritti umani spaziando dal diritto alla città alla memoria delle lotte operaie, dal movimento LGBTQ+ ai diritti delle donne, dalla crisi ambientale all’antropocene, passando per genocidi, sport popolare, arte urbana e cinema palestinese. I diritti debbono appartenere all’umanità tutta e per affermarli ciascuno deve impegnarsi facendo la propria parte. La centralità della persona umana deve essere il senso del futuro nel pianeta, la ragione duttile che sa essere fedele ai valori della convivenza tra esseri umani abbattendo i pilastri su cui si radica quella presunta civiltà che avvilisce la realtà mancandole di rispetto perché non ha interesse per l’umanità.





