Ci sono stati periodi storici in cui l’Italia, e non solo, erano animati da sogni, ideali, in cui nelle piazze e nelle strade era palpabile la possibilità di costruire un mondo migliore, più giusto, equo. Sogni e ideali uccisi, morti ammazzati, nel sangue, nel piombo, nella violenza più criminale e disumana possibile. Una violenza che ha ammazzato magistrati, avvocati, cittadini, politici, giornalisti, chiunque credeva solo e soltanto nella libertà, nella democrazia, nella civiltà.
C’è un nome su tutto che rimarrà legato per sempre a quel bagno di sangue che ha segnato l’Italia: Brigate Rosse. E, incredibilmente, decenni dopo quella stagione non è solo passato e c’è ancora chi rimpiange quei terroristi, quella stagione di sangue, quella barbarie criminale. Un gruppo che si definisce musicale, la P38 gang, i cui testi inneggiano alle Brigate Rosse e irridono le vittime, è sotto processo per apologia di terrorismo. Per sostenere le spese legali sul web vengono vendute anche alcune magliette.
Sarebbe questo già abbastanza per esprimere condanna, riprovazione, indignazione. Sulle magliette vorremmo vedere veri eroi civili, persone che hanno donato la vita, che hanno dedicato tutta la vita al rispetto, alla convivenza civile, alle forme più alte di politica. Di quei decenni ricordiamo chi è morto, come Peppino Impastato, denunciando e combattendo le mafie. Alexander Langer, che in una manifestazione vide un ferito con la divisa e superò le barricate per soccorrerlo. Roberto Mancini, che da giovane militante di movimento combatté le ecomafie fino al dono supremo della vita. E potremmo fare un elenco infinito.
Si è tenuto martedì 23 settembre il congresso dei Giovani Democratici del vastese. Mario Enrico Testa è stato eletto segretario.
«Il congresso ha visto un’ampia partecipazione, con la presenza del Segretario Regionale dei Giovani Democratici Saverio Gileno e la Segretaria Provinciale Annachiara di Lorenzo e il sostegno del Partito Democratico con i Segretari di Vasto e Monteodorisio Simone Lembo e Rosalia di Risio, gli Assessori del Comune di Vasto Paola Cianci e Nicola della Gatta, il Consigliere Francesco del Viscio» riporta la nota della sezione territoriale della giovanile dei Giovani Democratici.
Congresso che si è conclusa con la tradizionale foto di gruppo inviata alla stampa e pubblicata sui social network. Foto finita nella bufera in queste ore perché uno dei partecipanti, Lorenzo Antonellini, aveva una maglietta con riferimento alle Brigate Rosse. Antonellini è presidente dell’associazione Impatto, nata qualche mese fa a Vasto, è stato candidato alle ultime comunali nella lista di “Sinistra per Vasto” (che ha eletto l’assessore Cianci e il consigliere Del Viscio) ed è membro del direttivo del Pd di Vasto.
L’immagine non è sfuggita al gruppo provinciale di Gioventù Nazionale che l’ha duramente condannata. «Un insulto alla memoria storica del Paese e alle vittime del terrorismo, chi sfoggia fieramente simboli del genere non manifesta un’opinione, ma compie un atto di apologia nei confronti di un’organizzazione criminale che ha seminato morte, terrore e distruzione – sottolineano i militanti di Gioventù Nazionale – Le Brigate Rosse non hanno nulla di folkloristico o ironico, non sono un mito da richiamare né un’icona da stampare su una maglietta: sono il volto del sangue versato, di Aldo Moro barbaramente assassinato, dei servitori dello Stato falciati dalla violenza».
«È inaccettabile che in un congresso della sinistra giovanile si consumi una simile sceneggiata, che si inserisce alla lunga lista di provocazioni che hanno luogo quotidianamente su scala nazionale. Ripetiamo che non vi può essere alcuna goliardia in questo gesto: è pura complicità» la condanna del gesto espressa da Gioventù Nazionale.
«Chiediamo una condanna immediata e pubblica, partendo soprattutto da chi ha sempre ostentato una presunta “purezza” del suo mondo giovanile. Saverio Gileno, segretario regionale dei Giovani Democratici e Annachiara di Lorenzo, segretaria provinciale, erano presenti entrambi al Congresso e davano il loro tacito assenso all’apologia di terroristi mentre si riempivano la bocca di termini come “partecipazione democratica” o “avanguardia giovanile”. A loro si aggiunge la presenza complice di figure istituzionali, come gli Assessori al Comune Nicola della Gatta e Paola Cianci, finendo con il consigliere Francesco del Viscio. Alla luce di ciò noi pretendiamo una presa di posizione di condanna netta e ferma rispetto allo scempio cui abbiamo assistito anche dal sindaco di Vasto Francesco Menna, il quale non può permettersi di voltarsi dall’altro lato» la richiesta del movimento giovanile.
«Come segretario regionale dei Giovani Democratici prendo le distanze in maniera netta e senza ambiguità da quell’immagine e da ciò che rappresenta e ho già chiesto la rimozione della foto dai social su cui è apparsa che non sono quelli del GD – il commento sulla vicenda di Saverio Gileno, segretario regionale dei Giovani Democratici – I Giovani Democratici, infatti, sono pienamente consapevoli del dolore e delle ferite ancora aperte lasciate dagli anni di piombo, stagione buia della storia repubblicana segnata da terrorismo, sangue e violenza. Non scherziamo, non minimizziamo e non autorizziamo in alcun modo ironie, sarcasmi o atteggiamenti revisionistici su un tema che ha riguardato la vita democratica del Paese e il sacrificio di troppe vittime innocenti».
La notizia è stata pubblicata ieri pomeriggio su alcune testate giornalistiche locali, è finita sulla stampa nazionale e ieri sera ha avuto anche la ribalta nazionale televisiva. Tra i commenti sui social alla pubblicazione di un articolo c’è chi ha inneggiato a colpi di pistola “finali” per chi ha denunciato la maglietta evocante le Brigate Rosse. Venduta online per sostenere economicamente chi è sotto processo per apologia di terrorismo.