Questa sera, alle ore 19, il Consiglio comunale di Isernia discuterà una mozione di grande valore simbolico e politico: la concessione della cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori palestinesi occupati.
La proposta, già sottoscritta da 17 consiglieri comunali, nasce da un’iniziativa fortemente sostenuta dalla società civile, dalle associazioni e da cittadini che da mesi si mobilitano per chiedere un segnale chiaro contro il genocidio in corso a Gaza.
La presenza delle associazioni in aula
L’Associazione Cittaperta e il Comitato Palestina Libera/Isernia hanno annunciato la loro presenza con una delegazione durante i lavori del Consiglio.
«Con la nostra partecipazione – dichiarano le due realtà associative – intendiamo sottolineare l’alto valore civile dell’auspicato voto positivo e l’importanza della partecipazione dei cittadini e dell’associazionismo attivo. Questa mozione è un atto che nasce dalla comunità, che chiede con forza di non voltarsi dall’altra parte».
La concessione della cittadinanza onoraria a Francesca Albanese non è un mero gesto simbolico. Significa riconoscere l’impegno di chi, a livello internazionale, difende i diritti umani e denuncia le violazioni sistematiche contro la popolazione palestinese.
Albanese, da anni sotto attacco da parte di chi non accetta la sua voce libera e indipendente, rappresenta un punto di riferimento per chi lotta per la pace, la giustizia e il rispetto del diritto internazionale.
Una mozione che nasce dal basso
La proposta, avanzata da cittadini e associazioni, ha trovato un consenso trasversale tra i consiglieri comunali. Sono 17 i firmatari della mozione, segno che il tema dei diritti umani e della solidarietà internazionale va oltre le divisioni partitiche.
Il voto di oggi, quindi, non riguarda soltanto un atto amministrativo, ma diventa un banco di prova per la città di Isernia e per la sua capacità di alzare la voce contro le ingiustizie globali.
Un segnale da Isernia al mondo
Le associazioni promotrici sottolineano come l’approvazione della mozione rappresenterebbe «l’ennesimo segnale che contribuisce, nel nostro piccolo, a fermare il genocidio in corso».
Un gesto che, pur provenendo da una città di provincia, avrebbe una forte eco simbolica e civile: dimostrerebbe che anche le comunità locali possono incidere nel dibattito internazionale con scelte coraggiose e chiare.
Il Consiglio comunale di Isernia è dunque chiamato a una decisione che va oltre i confini cittadini: votare per la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese significa ribadire che la difesa dei diritti umani e la condanna dei crimini contro la popolazione palestinese sono valori universali, che non conoscono confini né silenzi.
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