L’Italia della pallavolo maschile è campione del mondo. A Manila, davanti a un’arena gremita e vibrante, gli azzurri hanno superato la Bulgaria con una prova di forza e maturità, imponendosi 3-1 e conquistando il quinto titolo iridato della loro storia. È l’ennesimo sigillo di un percorso che, con Ferdinando “Fefè” De Giorgi in panchina, ha riportato la nazionale ai fasti degli anni ’90, regalando agli appassionati nuove emozioni e un presente che sa già di leggenda.
La finale non è stata priva di tensione. Nel primo set l’Italia ha imposto subito la sua organizzazione, difendendo con attenzione e colpendo nei momenti chiave. Il secondo parziale ha mostrato la forza di un gruppo capace di spingere sull’acceleratore, chiudendo i varchi e lasciando pochissime opportunità agli avversari. La Bulgaria, orgogliosa e determinata, ha trovato la reazione nel terzo set, approfittando di qualche sbavatura azzurra e conquistando il parziale. Ma è stato solo un lampo: nel quarto set l’Italia è tornata a giocare con ferocia, martellando dai nove metri e concludendo con un perentorio 25-10 che ha suggellato il trionfo.
Ancora una volta i volti della vittoria hanno i nomi di Romanò, devastante in attacco e implacabile al servizio, e di Bottolo, che con la sua energia ha spaccato la partita. Simone Giannelli ha orchestrato l’intera squadra con lucidità e coraggio, confermandosi uno dei registi più completi al mondo. Attorno a loro, il muro di Anzani e Russo e le difese preziose di Balaso hanno dato sostanza a un gruppo che non conosce gerarchie ma solo un’identità vincente.
Dal 2021 a oggi, l’Italia guidata da De Giorgi ha conosciuto solo successi. Campione d’Europa, campione del mondo nel 2022, campione della Nations League e ora di nuovo campione del mondo: un palmarès che in soli quattro anni ha riportato il volley azzurro ai vertici mondiali. De Giorgi non è solo un allenatore vincente, ma un uomo capace di creare una mentalità: ha costruito una squadra giovane, spavalda, coraggiosa, in grado di affrontare qualsiasi avversario con la stessa grinta e la stessa umiltà.
Il trionfo di oggi assume un significato ancora più speciale perché si somma a quello conquistato, poche settimane fa, dalla nazionale femminile guidata da Julio Velasco. Uomini e donne, insieme, sul tetto del mondo: un’impresa che certifica il dominio italiano nella pallavolo globale e che resterà nella memoria collettiva come un anno irripetibile.
Quella che stiamo vivendo non è solo una vittoria, ma l’inizio di un’era. L’Italia del volley è tornata ad essere una potenza capace di unire generazioni e di entusiasmare il Paese intero. La doppietta mondiale è un dono che resterà nella storia, ma anche una responsabilità: quella di continuare a sognare, a lavorare, a credere che ogni pallone possa trasformarsi in gloria.
Oggi festeggiamo i campioni, domani ripartiamo da qui. Perché la storia del volley azzurro non smette mai di scriversi.
Immagine di copertina creata con IA