Si è svolta mercoledì all’incubatore di Ateneo YOUCube il contest finale di Start Cup Catania 2025. È organizzata ininterrottamente dal 2014 col sostegno dell’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Catania e altri sponsor esterni. L’iniziativa, inoltre, è stata promossa da un team coordinato dall’ingegnere Loredana Castro e organizzata dall’Area di Terza Missione dell’Ateneo diretta da Rosanna Branciforte. Sono stati otto i team che sono giunti a questa fase finale, dopo una prima selezione dello scorso settembre, e hanno presentato brevi “pitch” sui propri progetti d’impresa, illustrandone le caratteristiche principali, i possibili sbocchi nel mercato, i contenuti innovativi e l’interesse per i potenziali investitori. Al termine della presentazione sono stati proclamati i tre team vincitori.
Il primo classificato è stato il progetto MicroBeTeach, il quale team si è aggiudicato 10 mila euro; il secondo classificato è stato il progetto Rankwit, dove il team si è aggiudicato 5 mila euro; il terzo progetto classificato è stato Accura, il quale team si è aggiudicato 2500 euro.
Inoltre i primi tre vincitori si sono assicurati l’accesso alla Start Cup Sicilia 2025 che si svolgerà il 29 ottobre a Palermo e, in caso di esito positivo della competizione regionale, guadagneranno il ticket per la partecipazione al Premio Nazionale per l’Innovazione 2025 che si svolgerà a Ferrara il 4 e il 5 dicembre 2025.
Presenti tra gli altri, alla premiazione, il sindaco di Catania Enrico Trantino e Rosario Faraci, presidente del comitato tecnico scientifico che abbiamo intervistato:
“Sturt Cup Catania è una business plan competition, quindi una sfida fra team imprenditoriali a colpi, chiamiamoli così, di documenti economico-finanziari che legittimano la loro proposta imprenditoriale e fa parte del circuito nazionale per l’innovazione. Quindi questa è la Start Cup locale di Catania che confluisce in quella regionale Sicilia e da lì sei Start Cup team imprenditoriali andranno a Ferrara per il premio nazionale per l’innovazione. Quindi è in generale in Italia uno degli eventi più importanti per mobilitare dal basso l’imprenditorialità innovativa collegata al mondo universitario, quindi studenti, laureati dottorandi, specializzandi per la parte giovanile, professori ricercatori assegnisti e via discorrendo per la parte accademica, istituzionale e ogni anno ci sono tante iniziative. Un po’ seguono le tendenze momento. Quest’anno c’è molta intelligenza artificiale, negli anni passati c’è stata anche molta attenzione alle piattaforme digitali, poi c’è stato il periodo del web. Attenzione al mondo dell’agricoltura, attenzione al turismo, ai viaggi. Insomma le idee che nascono dal mondo accademico sono quasi sempre poi legate a reali bisogni della società. In 12 anni abbiamo mobilitato quasi 190 team per oltre 700 persone e quindi un buon risultato anche di impatto sul territorio.”





