Il web dona costantemente praterie infinite alla pedocriminalità, snodo infinito dei traffici pedopornografici e via di costituzione di reti pedofile. Traffici e reti che si nascondono nel dark web ma non solo. Perché sulle piattaforme di messaggistica e sui principali social esistono chat, gruppi, pagine su cui si radunano centinaia, a volte anche migliaia di soggetti che perpetrano e condividono le violenze, gli abusi, gli stupri più efferati.
Mentre periodicamente, da decenni, vengono organizzate giornate dell’orgoglio pedofilo, lobby si attivano per cercare di normalizzare e sdoganare la pedofilia e vengono trafficati manuali in difesa della pedofilia o, addirittura, su come stuprare bambini. Sono denunce, come abbiamo riportato in diversi articoli, che don Fortunato Di Noto e Meter portano coraggiosamente avanti (nel silenzio, nell’indifferenza e nell’ostilità di molti) da decenni.
Su un noto portale di shopping online, la segnalazione ci è giunta nello scorso fine settimana, c’è almeno una sezione intera in cui si vendono bambole per pedofili, bambole sessualizzate con le fattezze di bambini, bambole a disposizione per gli stupratori e con didascalie fin troppo esplicite. Frasi che enfatizzano la sessualizzazione delle bambole e gli scopi sessuali per cui sono state costruite e vendute.
È un business che va avanti da anni, un traffico denunciato e documentato già diversi anni fa. Ma che resiste, che continua a diffondersi nelle pieghe del web. Riportiamo, indicando la data, alcune denunce di questo commercio pubblicate gli anni scorsi. Parole che indicano perfettamente quanto questo business favorisca la pedofilia e sia pericolosissimo.
Avvertenza tecnica: non pubblichiamo immagini e non indichiamo il portale per due motivi, per non rischiare di far loro pubblicità ma soprattutto per non incorrere negli strali dei social network. Dall’agosto scorso stiamo ripubblicando le denunce di Meter sull’esistenza di un gruppo pedopornografico su Telegram, noi stessi abbiamo denunciato quanto esiste ancora e alcune caratteristiche di questo traffico pedofilo, facebook ha tentato di censurare il nostro ultimo articolo, il mio profilo personale è stato bloccato ed era arrivato l’avviso che poteva essere cancellato. Viola la policy di facebook, a quanto pare, denunciare la pedopornografia, l’anno scorso l’inserzione pubblicitaria del simulatore di stupri in vendita online invece fu accettata, esattamente come ogni giorno viene accettata e pubblicata (senza nessuna censura) ogni pubblicazione violenta, filo criminale, anche di esaltazione di mafiosi o di diffusione di propaganda stuprante e pedofila.
“In Italia, dobbiamo fare di tutto per proibire la distribuzione e la vendita di bambole sessuali raffiguranti i bambini. Iniziamo così, lasciamo una traccia. Hanno dato, diversi quotidiani italiani, la notizia del primo sexdolls con appuntamento (per adulti). Speriamo che non abbiano messo a disposizione le bambole a forma di bambini. Lo spero, lo spero. Comunque queste notizie tirano. Vediamo quando ci aiuteranno a denunciare la tragedia di milioni di bambini schiavi del sesso pedofilo e pedopornografico. Da una analisi dei prodotti della Ditta che produce e vende in tutto il mondo le bambole per pedofili impressiona un dato: la sequenza che imitano le foto e i video reali pedopornografici. Inquietante.”(Don Fortunato Di Noto, Meter onlus, 8 agosto 2018)
Da più parti qualcuna, comunque diciamolo forte e chiaro, delle lobby ben strutturate ed economicamente potenti, avanza l’idea che è possibile la libertà dei bambini nell’esprimere consenso con un adulto, vivere una relazione d’amore con i pedofili, virtuosi o meno: è amore, e in amore tutto è possibile, anche nell’età. Neonati e minori prepuberi (età massima stabilita dai pedofili, 12/13 anni).
Del resto ci sono, così dicono, i pedofili virtuosi, quelli che sanno dominare gli istinti verso i bambini, li amano senza fargli del male. Quindi si promuove la pedofilia quella buona e le buone pratiche dei pedofili. Fummo i primi al mondo che denunciamo più di 20 anni fa i vari movimenti pro pedofilia. Ancora presenti senza che si muova un dito, nonostante una legge che vieta (diciamo così) la promozione anche via Internet della promozione e giustificazione pedofila. La legge prevede anche la non realizzazione, la divulgazione e il possesso della “pedopornografia virtuale” (fumetti, pseudo magna ed altro con protagonisti immagini di bambini). Cosa e vicenda controversa. Ma deterrente, un chiaro input contro qualsiasi rappresentazione che inciti la giustificazione degli abusi sui bambini. Per amor di chiarezza: non tutti condividono questo pensiero, molti sono convinti che così criminalizziamo, troppo, i pedofili e i pedopornografi.
Anche quelle che comprano le bambole che rappresentano bambini, predisposti ad amplessi sessuali, a sodomizzazioni e vessazioni plastificate. Importante che sono sembianze di bambini, in tutte le forme anche neonati. Stride molto l’iniziativa di diverse aziende che oltre alla produzione dei Sexdolls (in Italia hanno aperto una casa di appuntamenti con le bambole gonfiabili) producono bambole gonfiabili di bambini e bambine disposte a soddisfare chi ha la perversa tendenza sessuale pedofila. Deterrente, dicono, per le intenzioni di abuso da parte dei pedofili. Ricordo una bambola virtuale che stanava i pedofili nel web, e ne sono stati individuati tanti e consegnati alla legge, chissà se chi compra e utilizza bambole con fattezze di bambini erotizzati, possa aiutarci ad individuare gli innocui pedofili.
Una cosa è certa, sono decine di migliaia le persone “perverse” che acquistano simili bambole, recapitate direttamente con un pacco postale a casa propria. Vorremmo conoscere le reazioni qualora si scoprisse una tale fattezza di bambola-bambino per adulti. Comunque sia il mercato è florido per la produzione e distribuzione di bambole per pedofili. In Italia, dobbiamo fare di tutto per proibire la distribuzione e la vendita di bambole sessuali raffiguranti i bambini. Iniziamo così, lasciamo una traccia. Hanno dato, diversi quotidiani italiani, la notizia del primo sexdolls con appuntamento (per adulti). Speriamo che non abbiano messo a disposizione le bambole a forma di bambini. Lo spero, lo spero. Comunque queste notizie tirano. Vediamo quando ci aiuteranno a denunciare la tragedia di milioni di bambini schiavi del sesso pedofilo e pedopornografico. Abbiamo analizzato i prodotti della principale azienda del Sol Levante che produce e vende in tutto il mondo le bambole per pedofili.
Impressiona un dato: le bambole imitano le foto e i video pedopornografici. Quei video e foto che denunciamo da oltre 25 anni. Vestite e svestite con le stesse sembianze e anche location dei set fotografici. Inquietante. Quelle sono bambole, le altre sono bambini reali, che per i perversi hanno lo stesso effetto. Il godimento. Basta che siano reali, virtuali o di gomma: bambini.
(Don Fortunato Di Noto su Aleteia Italia, 9 agosto 2018)
“L’Italia deve vietare l’importazione, anche per uso privato delle sexdolls per pedofili (le bambole con fattezze di bambini per scopi sessuali), così come già alcuni Paesi hanno fatto. Non alimentiamo questo mercato, già è grave quello che cerchiamo di contrastare: la pedofilia e la pedopornografia, un business anche criminale, sotto gli occhi di tutti”. (Don Fortunato Di Noto, Meter, 10 agosto 2018).
Video di una bambola in vendita e consigliata per bambine di 4 anni che se toccata sui genitali emette suoni di piacere. Ovviamente sulla scatola non è riportato questo osceno particolare ma è indicato un bottone sulla pancia. (denuncia sul profilo facebook di don Fortunato Di Noto, 6 agosto 2020)
Don Fortunato, ad oggi le bambole per pedofili sono disponibili anche in Europa e, nello specifico, in Italia?
Le Aziende propongono i prodotti online. Da tutto il mondo possono essere acquistate senza alcun problema, anche se alcuni Stati hanno provveduto a limitarne il commercio e in altri son state avviate anche delle indagini con indagati “pedofili” che avevano acquistato il prodotto che riproduce fattezze di neonati e preadolescenti, con vari kit di vestiti per realizzare anche delle location erotiche, con strumenti annessi feticisti. Noi non diffonderemo nessun link (unico modo per non diffondere i prodotti) che si aggirano tra i 100 dollari fino a 1.000. Un florido mercato. Inquietante è anche il fatto che i produttori, questo emerge da alcuni riscontri, le fattezze, gli abiti e non solo, riproducono le sequenze di foto e video di reali bambini abusati (materiale, almeno per quanto riguarda Meter onlus, denunciato alle varie Polizia nel mondo). Se c’è un mercato, c’è un esigenza del prodotto, un bisogno che deve essere soddisfatto. È certamente un mercato aperto ai perversi che hanno pulsioni sessuali per i bambini, e che in un modo e in un altro vogliono soddisfare. Porrei comunque alcune domande, che dovrebbero rispondere chi è preposto al controllo o quantomeno a limitare il commercio nei Paesi che sono – speriamo non solo formalmente, a difesa dell’infanzia: si vieterà il commercio, si indagherà su chi comprerà queste bambole sessuali con fattezze di bambini? Non è quantomeno similare la fattispecie che in merito alla detenzione del materiale pornografico (600 quater Cod.Penale) relativo al materiale pornografico che rappresenta immagini virtuali realizzate utilizzando immagini di minori degli anni 18 o parti di esse? Per le immagini virtuali (vorremo sapere se rientrano anche le bambole) si intendono immagini realizzate con tecniche di elaborazione grafica non associate in tutto o in parte a situazioni reali, la cui qualità di rappresentazione fa apparire come vere situazioni reali. Ecco forse dovrebbero dirci qualcosa i giuristi, direi anche chi interpretata la legge. Ci aiuterebbe molto ad avere un chiaro orientamento.
Il costo delle bambole non è basso, ma è raggiungibile da molti utenti potenziali. Prevede un rapido sviluppo di questo mercato perverso?
La perversione umana è non solo elaborata e si nutre del reciproco consenso tra persone libere e consapevoli, ma ha raggiunto, o almeno vorrebbe, un livello anche pseudo-culturale, di normalizzazione di ciò che è perverso: relazioni tra adulti e bambini. La battaglia (se vogliamo chiamarla così) non trova un consenso comune, una reazione condivisa, una capacità di sottoscrivere che, lo dico così, i bambini non si toccano. Non c’è quasi nessuna reazione. La sessualità è matura quando permette di crescere, crea una complicità ed evoluzione emotiva reciproca tra esseri umani. Con le sex dolls (immaginate con le fattezze da bambini) è una sessualità parziale, distorta, una perversione incontrollabile.
Il tema della pedofilia è pervasivo, eppure se ne parla poco. Ritiene che con la diffusione di queste bambole si avranno meno attacchi a bambini in carne e ossa, oppure si verificherà l’effetto contrario?
L’istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia è un reato, con il quale vengono punite condotte apologetiche e di istigazione connesse ai delitti di pedofilia e pedopornorafia, anche virtuale, che sicuramente travalicano, per cadere nell’illeceità, in confini della libera manifestazione di pensiero. Non so, aiutatemi anche voi a capire, una bambola sembra che sia innocua, un fumetto non dice nulla, ma è a ciò che istiga e rimanda che crea preoccupazione. È quello che ho già detto in risposta alla prima domanda. Una bambola con fattezze da bambino, in atteggiamenti sessuali e di invito a compiere atti sessuali, non è forse una istigazione a un aumento della perversione? Ricorrendo alle sex dolls child, lo dicono anche gli esperti, si può facilmente sconfinare nella perversione su bambini in carne ed ossa. In psicologia si parla di perversione proprio quando una pratica diventa vincolante per raggiungere l’orgasmo. C’è poi il rischio di sviluppare una dipendenza nei confronti di questi strumenti [e come tutte le dipendenze poi si crea assuefazione e allora quello strumento non basta più e serve “qualcosa di più”, serve il bambino in carne ed ossa].
(Intervista a don Fortunato Di Noto, ProVita&Famiglia, 5 settembre 2018)





