Liceo Statale “D. Manin”, Aula Magna. Presentazione del libro “Una Fimmina Calabrese. Così Lea Garofalo sfidò la ‘ndrangheta” di Paolo De Chiara.
Introduce:
- On. Angela Napoli, Madrina del Premio, già Vice-Presidente Commissione Parlamentare Antimafia;
Relatori del dibattito:
- Francesco Prete, Procuratore della Repubblica di Brescia;
- Alessandra Dolci, Procuratrice Antimafia, coordinatrice DDA di Milano;
- Marisa Garofalo, sorella di Lea;
- Paolo De Chiara, giornalista e autore del libro.
Modera:
- Giusy Rosato, Responsabile nazionale Scuole e Università Dioghenes APS.
Alla presenza degli alunni del liceo si è parlato di lotta alle mafia, di ‘ndrangheta e di come ormai sia insediata al nord e di lotta alle mafie, di coloro che hanno dato la vita per la lotta alle mafie in questo Paese, di come tutti possiamo dare un contributo fattivo nella lotta alle schifose mafie.
Nel suo intervento la dott.ssa Dolci ha messo in rilevanza le criticità all’interno del sistema di collaboratori e testimoni di giustizia.
Un accenno di confronto si è registrato tra il Procuratore di Brescia Francesco Prete e il giornalista di Paolo De Chiara per quanto riguarda le dichiarazioni dello stesso magistrato “La mafia è stata sconfitta. Lo Stato ha vinto”. De Chiara nel corso del suo intervento ha dichiarato che cosa nostra non è stata sconfitta ma al contrario ha cambiato pelle: “Non sparano più, non uccidono più ma fanno affari”.



