«A me i vigliacchi non sono mai piaciuti» disse a La Stampa Michele Liguori, vigile del fuoco malato terminale dopo aver indagato per anni le ecocamorre e i traffici di rifiuti ad Acerra. I vigliacchi, i vili, personaggi senza alcuna dignità, marci e sporchi non piacevano a Michele Liguori. E non ci piacciono neanche a noi. E, doverosamente, lo ribadiamo oggi, dopo quanto accaduto a Monteodorisio contro Catia Di Fabio, sindaca del paese e consigliera provinciale di Fratelli d’Italia.
Quel che pubblichiamo nella copertina di quest’articolo è la scritta, rinvenuta martedì mattina, su un muro del cimitero di Monteodorisio. Al volgare e squallido sessismo si aggiunge anche la profanazione di un luogo sacro e della memoria di coloro che non ci son più, affetti cari di tutta la comunità. È un atto bestiale, stupido, vergognoso. Vigliaccamente perpetrato di notte, col favore delle tenebre.
Non è il primo atto del genere, non è la prima vigliaccata indegna contro Catia Di Fabio. Sarà compito delle Forze dell’Ordine identificare l’autore (o gli autori) di questo e dei precedenti esecrabili atti. Al netto del fatto che, ovviamente, in questo momento, a sacrilego vandalismo avvenuto da poco, la mano (o le mani) non le conosciamo alcune considerazioni sono doverose e le riportiamo nero su bianco senz’indugio.
Tutti sanno tutti di tutti ma tutti fanno finta di non sapere nulla, tutti vedono ma nessuno ammette di guardare, vige il ponziopilatismo, l’amichettismo e tanto altro. Per poi puntare il dito, giudicare, insultare, tirare fango e anche altri materiali meno profumati, sparlare per vigliaccheria e chiacchiericcio da cicisbei e comari pettegoli quando è comodo e non si scalfisce il pusillanismo imperante.
Ci sono nomi che non si possono fare, personaggi e personaggetti intoccabili, ras che agiscono alla luce del sole ma in tanti fanno finta di non esserci neanche sotto le tenebre, in cui “corvi” e intrighi sporcano quella che qualcuno definì tra le forme più alte di carità e il bene pubblico.
«Esiste oggi una forma di antifascismo archeologico che è poi un buon pretesto per procurarsi una patente di antifascismo reale. Si tratta di un antifascismo facile che ha per oggetto ed obiettivo un fascismo arcaico che non esiste più e che non esisterà mai più. […] buona parte dell’antifascismo di oggi, o almeno di quello che viene chiamato antifascismo, o è ingenuo e stupido o è PRETESTUOSO E IN MALAFEDE: perché dà battaglia o finge di dar battaglia ad un fenomeno morto e sepolto, archeologico appunto, che non può più far paura a nessuno. É, insomma, un antifascismo di tutto comodo e di tutto riposo. […]» (Pasolini, L’Europeo, 26 dicembre 1974)
Chi ha vergato quella scritta ha espresso il più becero e immondo maschilismo, se fosse stata colpita altra persona, vicina a certi “ambienti”, oggi – anche correttamente sotto certi versi – si griderebbe al patriarcato e all’esaltazione della “cultura dello stupro”. Ma, come già altre volte in passato è avvenuto sotto gli occhi ciechi di tanti imbelli pusillanimi, non solo non condannano il maschilismo ma lo perpetrano. Di insulti e atti sessisti ne abbiamo visti, favoriti e alimentati nell’ombra da taluni, ne abbiamo visti fin troppi negli anni. Sarebbe ora di dire basta!!
C’è chi offende quotidianamente anche solo con la propria presenza la sacralità della “politica”, ne è la negazione ogni giorno. E mentre si chiude in circoli e circoletti clanici usa ogni mezzuccio, più sporco è e più lo usano, contro chi è indipendente, distinto e distante dal loro squallore. E se hanno di fronte una donna questi sono i mezzi che usano: mezzi sessisti, maschilisti, vergognosi. Sempre vili, di nascosto, col favore delle tenebre direbbe qualcuno, vigliaccamente.
Anche quando ci si pavoneggia di essere “democratici”, di “sinistra”, “progressisti”, si riempiono la bocca di “belle ciao”, “resistenza” e “partigiani” … Pasolini su L’Europeo aveva già scritto tutto, aveva già ben descritto (così come in altre occasioni) quanto questo “antifascismo” sia falso, in malafede, pretestuoso, strumentale al loro marcio. Chi veramente ha lottato per libertà e democrazia, i “partigiani” veri, se potessero questa gentaglia non gli sputerebbero solo perché altrimenti li profumerebbero. E li prenderebbe a calci in culo.





