Corruzione imperante a tutti i livelli, in particolare nel mondo della politica. Familismo e nepotismo amorali a tutti i livelli, in particolare nel mondo della politica. Interessi privati a scapito del bene collettivo a tutti i livelli, in particolare nel mondo della politica. Utilizzo distorto delle risorse collettive a vantaggio di pochi, talora i più ricchi, a tutti i livelli, in particolare nel mondo della politica.
L’informazione è morta e gran parte dei giornalisti sono servi della gleba alla corte dei potenti. I partiti sempre meno credibili hanno perduto la fiducia dei cittadini.
La cultura del favore e del privilegio si è diffusa in maniera capillare, specie in quella ampia “zona grigia” della “borghesia mafiosa” composta da professionisti, imprenditori, dipendenti della pubblica amministrazione. Il contrasto alla criminalità organizzata si è attenuato, a dispetto delle annuali ipocrite commemorazioni di Falcone e Borsellino e di tutte le vittime della mafia.
La Costituzione Repubblicana, nata dalla Resistenza, viene costantemente oltraggiata da un ceto politico rozzo, ignorante e in mala fede.
Potrei continuare, ma credo basti per avere un’idea di cosa sia diventato il nostro Paese. Occorre una rigenerazione che parta dal basso, da coloro che non si rassegnano, che hanno la dignità della denuncia e del contrasto ad ogni forma di illegalità.
Oggi ho pensato ai giovani, alle ragazze e ai ragazzi delle scuole medie superiori e dell’università. Si può, anzi si deve ricominciare da loro. Ho già qualche indirizzo e qualche idea.
Li chiamerò per iniziare a discutere e progettare. Perché, se ancora non si è compreso, io non demordo e non arretro. MAI.




