Una rivincita perfetta, un mese dopo la dolorosa sconfitta al Roland Garros, dove Alcaraz l’aveva piegato in cinque set.
Il primo set ha mostrato un Sinner lucido e aggressivo, bravo a dettare il ritmo e sorprendere. Un break porta l’azzurro sul 4-2, prima di concedere 4 game allo spagnolo e primo set concluso sul 4-6.
La reazione di Sinner non si è fatta attendere. Aumentando l’intensità nel secondo set, imponendo il suo gioco variabile e mettendo pressione costante sul servizio dell’avversario. Set aggiudicato con il punteggio di 6-4.
Nel terzo set il copione non cambia: l’italiano ha avuto nuovamente palle break a disposizione, ma che non è riuscito a concretizzare prima di riuscirci nel nono game, dando il via alla conquista del set nel gioco successivo. 6-4 il punteggio.
Nel quarto e decisivo set, Sinner è riuscito a spegnere ogni tentativo di rimonta: break iniziale dell’italiano, lo spagnolo dà il tutto per tutto ottenendo due palle break, ma annullate con freddezza. Il set si spinge fino al decimo game, in cui l’altoatesino non trema e chiude la partita dopo 3 ore.
Diventa così il primo italiano della storia a vincere il singolare di Wimbledon, entrando in un club ristrettissimo. Nemmeno Nicola Pietrangeli, né Adriano Panatta, né Matteo Berrettini, finalista nel 2021.
È il quarto Slam in carriera per Sinner, ma questo ha un sapore speciale: Wimbledon è il tempio del tennis, e conquistarlo significa entrare nella leggenda.
A 23 anni, Sinner è un simbolo. La sua ascesa è stata costante, silenziosa, fondata sul lavoro, l’umiltà e la resilienza. Ha saputo imparare dalle sconfitte, come quella recente a Parigi, trasformandole in carburante per tornare più forte.
Sinner è oggi un’icona dello sport italiano, ammirato per la sua correttezza, la sua dedizione e il suo spirito sportivo. Un esempio per i più giovani, non solo nel tennis, ma in ogni ambito della vita.
Con questa vittoria, si consacra come un campione vero, dentro e fuori dal campo.
Immagine di copertina creata con IA