Sedici sparatorie da inizio giugno, sei nelle quattro notti consecutive appena passate. È questo il triste e tragico bilancio che da mesi vivono i cittadini a Catania.
Questa notte ad essere colpiti sono stati una panineria in via Dell’Agricoltore e un bar-tabacchi in via XXXI maggio. Sulla prima indaga la polizia, sulla seconda i carabinieri in coordinazione con la procura etnea.
Sembra proprio un ritorno al passato quello che si sta vivendo a Catania. Diverse delle sedici sparatorie sono riconducibili a pregiudicati e questo fa pensare ad una possibile lotta intestina tra le famiglie per il controllo del territorio. D’altronde sono cosa nota le diverse operazioni che hanno colpito la città etnea e che hanno decimato i clan creando un vuoto di potere nelle famiglie e, di conseguenza, sul territorio.
Ormai sembra stia diventando, nuovamente, una città invivibile e la paura sale e fa ritornare in mente la città di qualche anno fa, nel 2023, quando a Librino ci si sparava per strada o, peggio ancora, al periodo del coprifuoco auto-imposto dai cittadini o dalle stesse attività commerciali degli anni ’80 e ’90.
Che non ci sia scappato il morto, in questi mesi, sembra una pura coincidenza.
E allora cosa si aspetta, che ci scappi?
Nel frattempo la città si ritrova al centro della cronaca che sicuramente non fa un bene né per i cittadini né per il turismo di fine estate.
Si attendono sviluppi.