Paolo De Chiara premiato al Premio Internazionale Joe Petrosino 2025 a Padula. Il giornalista molisano riceve un riconoscimento per il suo impegno civile e la lotta alla criminalità organizzata.
Un premio che porta il nome di un simbolo
Padula ha celebrato un nuovo capitolo della memoria civile italiana con il Premio Internazionale Joe Petrosino 2025. Il riconoscimento è stato conferito a Paolo De Chiara, giornalista e scrittore molisano, da anni in prima linea con le sue inchieste e i suoi libri per raccontare mafie, criminalità e storie di chi ha avuto il coraggio di denunciare.
Un premio che porta il nome di Joe Petrosino, il poliziotto italoamericano che all’inizio del Novecento sfidò la “mano nera” negli Stati Uniti e che, tornato in Italia, venne assassinato a Palermo. Una figura simbolo di legalità, coraggio e sacrificio.
La voce del giornalista: “Il Molise deve contare”
Nell’intervista raccolta dal giornalista Pasquale Damiani (TeleRegione Molise), De Chiara ha sottolineato come questi riconoscimenti abbiano un valore che va oltre la sfera personale:
“Non sono tanto importanti i premi – ha dichiarato – quanto i riconoscimenti che danno la forza di andare avanti.
È un segnale forte, anche per il Molise, che troppo spesso viene percepito come periferia.
Ma qui ci sono tanti colleghi che lavorano con la schiena dritta, facendo sacrifici quotidiani. Il Molise conta, deve contare, non solo nell’informazione ma anche in tanti altri settori”.
Un messaggio che ribadisce la centralità della piccola regione italiana nelle battaglie civili e giornalistiche.
Il Premio Petrosino non è soltanto un omaggio al passato, ma una spinta a continuare le battaglie nel presente. De Chiara ha ricordato i problemi che il Molise vive oggi – dai trasporti alla sanità – e la necessità di raccontarli senza piegarsi a compromessi, mantenendo il giornalismo come strumento di verità e resistenza civile.
Paolo De Chiara: giornalismo, libri e impegno civile
Giornalista professionista, fondatore e direttore di WordNews.it, De Chiara ha dedicato la sua carriera al racconto delle mafie e dei testimoni di giustizia, firmando libri come Il coraggio di dire No, Una fimmina calabrese e Una vita contro la camorra. Conduce programmi di approfondimento online, porta avanti progetti nelle scuole sulla legalità e presiede l’associazione antimafie e antiusura Dioghenes APS. Ha ideato il Premio nazionale dedicato a Lea Garofalo e il Premio nazionale Pier Paolo Pasolini.

Il premio di Padula rappresenta un ulteriore tassello di un percorso di impegno coerente e costante, che lo lega idealmente a figure come Joe Petrosino: uomini che, con strumenti diversi, hanno scelto di non voltarsi dall’altra parte.

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