La sanità molisana torna sotto i riflettori, ma stavolta non per un nuovo disservizio, bensì per una vittoria dei cittadini. Il Comitato “Sanità Bruciata!”, guidato da Emilio Izzo, ha annunciato una “notizia bomba”: a seguito della manifestazione di protesta svoltasi il 29 settembre davanti alla Prefettura di Isernia, il Prefetto Montella ha convocato per giovedì 30 ottobre, alle ore 10.00, un incontro ufficiale tra le parti in causa.
Al tavolo siederanno il Direttore Generale dell’ASReM, Dott. Di Santo, il Commissario Straordinario alla Sanità molisana, Dott. Bonamico, e Emilio Izzo in rappresentanza del comitato cittadino, con la supervisione diretta del Prefetto. Un fatto che, come sottolinea lo stesso Izzo, “da tempo nessuno riusciva più a ottenere”.
“La politica tace, ma la gente no”
La comunicazione ufficiale della Prefettura è la risposta concreta alle richieste avanzate dal Comitato durante la protesta di fine settembre. Una mobilitazione pacifica ma determinata, in cui centinaia di cittadini hanno chiesto rispetto per il diritto alla salute, denunciando anni di tagli, chiusure, inefficienze e disattenzioni da parte della politica regionale e nazionale.
“Là dove una politica non più credibile riesce ad arrivare, può la lotta dei cittadini”, scrive Izzo. Un messaggio diretto e inequivocabile: la società civile si riappropria del suo ruolo, e costringe le istituzioni al dialogo.
Il Comitato non si accontenta. Dopo aver ottenuto il tavolo in Prefettura, l’obiettivo è chiaro: portare la questione sanitaria molisana fino al Parlamento italiano, per una “grande iniziativa di rivendicazione e riconoscimento”.
L’obiettivo? Far riconoscere al Molise il diritto a una sanità dignitosa e rispettabile, degna di una regione italiana.
Non più un territorio di serie B, ma una comunità che pretende presidi ospedalieri efficienti, medici stabili, pronto soccorso funzionanti e servizi territoriali reali, non solo annunciati.
La sanità molisana: una ferita aperta
Da anni il sistema sanitario regionale è in sofferenza. Reparti chiusi, personale ridotto all’osso, ospedali trasformati in gusci vuoti: l’immagine della sanità molisana è quella di una nave che affonda lentamente, mentre la politica continua a discutere. Il Comitato “Sanità Bruciata!” è nato proprio da questa esasperazione.
Un movimento apartitico, popolare e trasversale, che ha deciso di non rassegnarsi e di riportare il tema della salute pubblica al centro del dibattito civile.
30 ottobre: la data della verità
L’appuntamento in Prefettura di Isernia sarà un momento cruciale.
Non un semplice incontro, ma un atto politico e civico in cui i cittadini si troveranno finalmente faccia a faccia con i vertici della sanità molisana.
“Restiamo uniti, ingrossiamo le fila”, conclude Izzo, “e prepariamoci a portare la nostra voce nelle sedi istituzionali più alte. La lotta paga, e continueremo fino a quando non verrà riconosciuta la dignità sanitaria del Molise.”
In un tempo in cui la fiducia nella politica è al minimo storico, questa conquista dei cittadini rappresenta una boccata d’ossigeno civile. Dimostra che la partecipazione popolare, quando è fondata su educazione, fermezza e ragione, può ancora aprire varchi dove la burocrazia e l’indifferenza sembravano murare ogni possibilità.
Il Molise torna a farsi sentire. Non con la rabbia cieca, ma con la forza tranquilla della democrazia attiva.
E forse, proprio da questa piccola regione dimenticata, potrebbe partire un messaggio per tutto il Paese: la sanità pubblica è un diritto, non un privilegio.






