“Sarebbe utile che i giornalisti, se ancora si chiamano giornalisti, prima di scrivere o di osare alcune acrobazie, si leggessero i dispositivi della sentenza al processo di ‘ndrangheta stragista, che affrontano i temi non solo della Falange Armata, ma anche della discesa in campo di Berlusconi, delle sue disinvolte frequentazioni, dell’appoggio di Dell’Utri, impelagato nel reticolo mafioso a tutto spiano”.
Così ha esordito Stefano Mormile, fratello di Umberto, educatore del carcere di Opera di Milano, ucciso dalla Falange Armata l’11 aprile 1990, nella parte inziale dell’appuntamento di Informazione Antimafia, in collaborazione con Wordnews.it, associazione Dioghenes Aps e A proposito di storia dell’antimafia.
Sempre in tema alle vicende processuali di Berlusconi e Dell’Utri all’interno del processo di ‘ndrangheta stragista, Brizio Montinaro, fratello dell’agente di scorta di Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia a Capaci il 23 maggio 1992, esordiva così:
“È una sentenza così chiara della Cassazione, relativa solamente al sequestro di beni, per i quali non c’è traccia o meno di fatti emergenti dal punto di vista processuale, che permettano la confisca. Solo questo. Tutto il resto rimane. La galera che ha fatto (Dell’Utri, ndr.), tutte le questioni legate a Berlusconi, di cui la tanto amata figliola (Marina Berlusconi, ndr.) ha cercato di ripulire, in qualche modo, la figura del padre, il quale risulta aver fatto quello che ha fatto con fatti processuali. Quindi è scandaloso, che ce la cantiamo tra di noi, mentre l’informazione ufficiale, quella mainstream, di fatto abbia in qualche modo, non solo avallato, anzi alimentato, probabilmente perché l’informazione, sempre più, in Italia, è vittima di grossi poteri economici, aldilà dei personaggi a cui fa capo, in termini di proprietà, basterebbe pensare al signor Angelucci, per renderci conto in mano a chi è l’informazione. Finché non ci sarà un colpo di coda di dignità, uno scopo etico dell’informazione, penso che siamo messi male”.
Durante la trasmissione si è fatto un approfondimento sulla Falange Armata; su alcune dinamiche che coinvolgono i servizi segreti fino ad arrivare all’articolo 31 del decreto sicurezza e la presenza ufficiale del Mossad in Italia durante la partita Italia-Israele; sul coinvolgimento del caso Equalize e del superpoliziotto Carmine Gallo nel processo relativo all’omicidio Mormile, Gallo casualmente morto d’infarto un paio di giorni prima di essere sentito relativo a questo processo, e di molto altro ancora.





