Su un noto portale di shopping online, la segnalazione ci è giunta nello scorso fine settimana, c’è almeno una sezione intera in cui si vendono bambole per pedofili, bambole sessualizzate con le fattezze di bambini, bambole a disposizione per gli stupratori e con didascalie fin troppo esplicite. Frasi che enfatizzano la sessualizzazione delle bambole e gli scopi sessuali per cui sono state costruite e vendute.
È un business che va avanti da anni, un traffico denunciato e documentato già diversi anni fa. Ma che resiste, che continua a diffondersi nelle pieghe del web. Riportiamo, indicando la data, alcune denunce di questo commercio pubblicate gli anni scorsi. Parole che indicano perfettamente quanto questo business favorisca la pedofilia e sia pericolosissimo.
Avvertenza tecnica: non pubblichiamo immagini e non indichiamo il portale per due motivi, per non rischiare di far loro pubblicità ma soprattutto per non incorrere negli strali dei social network. Dall’agosto scorso stiamo ripubblicando le denunce di Meter sull’esistenza di un gruppo pedopornografico su Telegram, noi stessi abbiamo denunciato quanto esiste ancora e alcune caratteristiche di questo traffico pedofilo, facebook ha tentato di censurare il nostro ultimo articolo, il mio profilo personale è stato bloccato ed era arrivato l’avviso che poteva essere cancellato. Viola la policy di facebook, a quanto pare, denunciare la pedopornografia, l’anno scorso l’inserzione pubblicitaria del simulatore di stupri in vendita online invece fu accettata, esattamente come ogni giorno viene accettata e pubblicata (senza nessuna censura) ogni pubblicazione violenta, filo criminale, anche di esaltazione di mafiosi o di diffusione di propaganda stuprante e pedofila.
Immagine gira negli ultimi giorni su Facebook, ripresa da un’agenzia stampa. Il soggetto che vedete ritratto sorridente mostra la sua ultima creazione. Delle bambole con le fattezze di bambine. Bambole, dice, acquistate da maschi adulti
(Massimiliano Frassi, Associazione Prometeo, 13 dicembre 2012)
Una bambola che raffigura le fattezze di una bimba.
Oggi ne fanno di bimbe di tre anni è sono…sex dolls, bambole del sesso. Bambole per pedofili che possono “giocare” con bambine piccolissime. Vi pare legale? No?! Bhé, legale lo è. Vengono vendute in tutto il mondo (Italia compresa) ed il prezzo varia dalle 250 alle 700 sterline. Metto solo la foto del viso, per ovvi motivi.
La denuncia è partita in Inghilterra alcuni anni fa e oggi torna sui media inglesi proprio per lì’abbassamento dell’età di questi che a tutti gli effetti sono giochi per pedofili.
i quali stanchi poi di “usare” una bambola passeranno a quelle in carne ed ossa.
In una società civile sarebbero fuori legge.
In una società che protegge i bambini la polizia avrebbe accesso ai dati di chi le acquista e si presenterebbe a casa loro con un mandato di cattura.
(Massimiliano Frassi, Associazione Prometeo, 16 maggio 2018)
Il post sulle “sex dolls” usate dai pedofili, ha scatenato il lato peggiore di alcune persone:
la cosa pazzesca è notare il numero di maxy esperti di cui la rete è piena, ma di cui è priva la vita vera. Pronti peraltro, fateci caso, a giudicare sempre le vittime, mai i carnefici. Un post come quello andava commentato solo in un modo:
che schifo, che aberrazione, speriamo facciano qualcosa, solidarietà ai poveri bambini. STOP!
Invece…invece i leoni da tastiera (leoni, meglio cog@@@@@) a sto giro hanno trovato uno spiraglio e hanno infestato anche questo spazio. Di ciò mi scuso. Con chi mi segue. davvero, non vi ho tutelati come avrei dovuto. E prometto che non accadrà più.
Ora provvedo a rimuovere certi commenti: specialmente quelli da parte di chi, contro ogni logica e regola scientifica, propugna (forse in cerca di un proprio alibi) l’equazione bambini abusati =
adulti abusanti.
Anche per questo vi chiedo scusa.
Nello spazio commenti metto invece una campagna inglese. Dedicata a chi ovviamente non crede nemmeno che queste bambole esistano o chi dice che facciamo pubblicità facendole conoscere ai pedofili (sic e doppio sic). E’ una campagna molto forte e per questo la metto solo lì e non nella home, e credo renda bene l’idea di cosa sia questa aberrazione.
Quanto a voi “umani”, continuate ad indignarvi ed a far sì che quella indignazione diventi motore per fare cambiare le cose.
Se un post su face book divide immaginatevi cosa voglia dire quando al posto di quel post c’è una bimba in carne ed ossa.
E, ricordatemi quando me lo dimentico, che i social network sono oramai infestati da un mare di c@@@@@@i ricchi di superbia, poveri, poverissimi di intelligenza e sensibilità.
(Massimiliano Frassi, Associazione Prometeo, 21 maggio 2018, la campagna inglese a cui fa riferimento il post denuncia l’esistenza di almeno 750.000 pedocriminali)
Sono passati 5 anni da questo mio post…e questo “business” pensate si sia fermato? macché. Aumentato del più 1500%… con “bambole sempre più realistiche, tanto che non capirete la differenza”…meglio se mi fermo qua….
ps questo si è un modo per sdoganare certi atti che non sono altro che atti criminali!
(Massimiliano Frassi, Associazione Prometeo, 16 maggio 2023 rilanciando la denuncia di cinque anni prima)
Sul sito di Prometeo c’è una sezione https://www.associazioneprometeo.org/shop-solidale/ in cui è possibile acquistare i libri pubblicati da Massimiliano nei decenni. Sono testimonianze e denunce di tutto questo e di quanto non è accettabile rimanere indifferenti e pensare sia solo una “cosa lontana”.
«I bambini delle fogne di Bucarest» denunciò l’inferno dei più piccoli nello Stato dell’est Europa. «L’inferno degli angeli» che Massimiliano ha denunciato, nel libro con questo titolo, esistere anche per «bambini delle fogne di Brescia, Roma, Milano». «I predatori di bambini sono intorno a noi» è il terzo libro denuncia di Massimiliano su «i poteri, le ricchezze e le reti della pedofilia di massa». «Il libro nero della pedofilia» che Massimiliano Frassi ha ripubblicato in una nuova edizione successiva con «i numeri dell’orrore. Le reti di pedofili. Gli abusi in famiglia, nelle diverse chiese, nelle scuole materne».





