L’universo femminile secondo Max Ferrigno: corpi, tatuaggi e libertà sulla tela
Dal 28 novembre 2025 al 3 febbraio 2026, lo spazio Feat.House di Torino (via Giacosa, 15) ospita “BadGirls”, la nuova mostra personale di Max Ferrigno — artista piemontese nato a Casale Monferrato nel 1977 e residente da anni a Palermo — in un progetto “non curato” da Laura Milani, imprenditrice e manager culturale di lungo corso.
L’opening è fissato per giovedì 27 novembre 2025, dalle 19:30 alle 21:00, in quella che si annuncia come una delle inaugurazioni più vibranti della stagione torinese.
Ferrigno, riconosciuto per la sua estetica pop e il linguaggio pittorico esplosivo, porta in scena un universo di donne forti, tatuate, ribelli, che sovvertono ogni canone e cliché. Sono guerriere contemporanee, icone di libertà e autodeterminazione, immerse in un vortice di colori acidi, saturi, psichedelici.
Ogni tela è un racconto di resistenza e rinascita, un manifesto visivo di chi sceglie di non farsi più salvare ma di salvarsi da sola.
Laura Milani: “La cura non è un titolo, è un gesto”
Il progetto nasce da un’idea di Laura Milani, che sceglie di definirsi “non curatrice” della mostra per affermare un concetto profondo: la cura come atto umano, non come ruolo istituzionale.
“La cura non ha bisogno di un titolo — spiega Milani — perché è un gesto silenzioso, un atto continuo di attenzione, responsabilità e vulnerabilità. È un modo di stare nel mondo, non una funzione nel sistema.”
E ancora, sulle BadGirls:
“Max Ferrigno mette al centro della scena la figura femminile, rappresentandola attraverso un archetipo contemporaneo. Le sue opere fissano sulla tela gli istanti in cui le donne prendono decisioni importanti, gli attimi precisi in cui cambiano il corso della propria esistenza attraverso una scelta.”
Tra Tarantino e la Santa Muerte: quando il pulp incontra il sacro
Il mondo pittorico di Ferrigno è un crocevia di suggestioni cinematografiche e simboliche.
Le sue eroine sembrano uscite da un film di Quentin Tarantino o Robert Rodriguez: donne forti, sensuali, armate, ironiche, che oscillano tra dramma e parodia, sogno e realtà.
In mostra, il ciclo di ritratti “Sinibaldi” evoca un immaginario sudamericano e sincretico, dove la Santa Muerte si fonde con la Venere botticelliana in una nuova iconografia del sacro, ribaltata e profanata.
La pittura di Ferrigno è vibrante, teatrale, magnetica: un pop contaminato che parla di femminilità, emancipazione e disobbedienza.
Feat.House: cultura, impresa e visione condivisa
La mostra BadGirls trova spazio all’interno della Feat.House, luogo d’incontro tra cultura, innovazione e impresa.
Definito come Social Business Club, Feat.House è una casa per creativi, imprenditori, artisti e visionari, dove si costruiscono progetti audaci e condivisi, sostenuti anche dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, cofounding partner dello spazio.
Un omaggio alla ribellione che crea
Con BadGirls, Max Ferrigno firma una dichiarazione d’amore e di rispetto verso la donna come simbolo di forza, contraddizione e rinascita.
Le sue protagoniste non chiedono permesso: entrano sulla tela come eroine di una rivoluzione personale, in cui ogni tatuaggio è memoria, ogni colore è una ferita che diventa luce.
Non sono muse, ma creatrici del proprio destino.
Non sono oggetti, ma soggetti della loro storia.
Sono, semplicemente, BadGirls.
copertina: SINIBALDI – 2024, acrylic on canvas, 60×80 ph di giugno




