Lettera a te, che ti ho cercata,
desiderata, come un uomo assetato;
ti avrei donato il mio corpo
per poterti ammirare.
Tu, frammentatrice di speranze
non mi hai baciato
con le tue labbra avvelenate.
Stolta sei se credi
che non ti avrò,
ti nascondi da me
ma quando ti raggiungerò
non ti lascerò più,
finché le mie membra
si decomporranno
e i vermi mi mangeranno dall’interno.
Finché il mio cadavere
diventerà polvere
e tu mi lascerai
per farmi rinascere.
Ricomincerai il tuo gioco.
Oh, spietata regina.
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2021-06-17 10:37:28
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