Il 29 settembre abbiamo raccontato le denunce di quelle settimane da parte del vicepresidente del consiglio regionale, candidato sindaco alle elezioni dell’anno prossimo per la Coalizione Civica per Pescara, Domenico Pettinari di quel «ventre oscuro violento, mafioso, di personaggi che non meritano il riconoscimento di nessuna dignità» con «Rancitelli, Fontanelle, epicentro di questo ventre» e «incendi e reati alla luce del sole». Organizzazioni criminali, spaccio, violenze, degrado sociale documentato – durante le “ronde della legalità” e non solo – dallo stesso Pettinari e da Massimiliano Di Pillo.
Nelle ultime settimane, anche durante una conferenza stampa in cui personaggi di questi ambienti criminali hanno minacciato il vicepresidente del consiglio regionale mentre denunciava sul posto la situazione, Pettinari e Di Pillo hanno continuato a denunciare e documentare la realtà criminale pescarese.
«DROGA. Pescara, parcheggio Via Orazio. Benvenuti nel ritrovo di balordi, delinquenti e spacciatori. L’antidegrado è competenza del Comune e in questo luogo come in molti altri della città c’è bisogno di sistematiche azioni di bonifica e antidegrado. I residenti sono stanchi. Ieri un bambino ha rischiato di calpestare la siringa con le scarpe aperte. L’amministrazione comunale impegnata a tagliare i nastri venga in queste zone e faccia ciò che è doveroso fare. Non continui a voltarsi dall’altra parte».
(Domenico Pettinari, 12 ottobre)
«Il famigerato civico 15 di Via Lago di Capestrano. Il fortino della droga tra siringhe, droga, misurini, coltellini, bilancini, arnesi per bucarsi. Un inferno a cielo aperto dove le poche famiglie oneste rimaste sono costrette a vivere nella paura , tra mercanti di morte e utenti della droga. Qui serve subito un posto fisso di polizia con pattugliamenti a piedi, telecamere e fototrappole, riportare servizi, negozi, associazioni e soprattutto istituire squadre di pronto intervento sociale composte da assistenti sociali e psicologi che entrino nei fortini con la forza pubblica per recuperare ciò che può ancora essere recuperato . Subito sfratti degli abusivi. Comune e Regione Abruzzo dove sono? Queste sono case Ater e quindi di proprietà regionale».
(Domenico Pettinari, 28 ottobre)
«LO STATO CHE NON C’È …
… le esperienze che sto vivendo in questa campagna elettorale accanto a Domenico Pettinari, mi stanno svelando una realtà cittadina, che forse nessuno almeno a Pescara potrebbe mai immaginare …
… la realtà delle periferie della mia città, ha dello sconvolgente …
… i dati relativi alla quantificazione di droghe e soprattutto cocaina consumata e quindi spacciata a Pescara, li sto toccando con mano …
… i fortini dello spaccio sabato dopo sabato, li stiamo visitando tutti …
… abbattuto il gruppo di edifici denominati “ferro di cavallo”, il commercio di stupefacenti si è spalmato per i caseggiati limitrofi, occupando gran parte delle strade tra Via Tavo e Via Tiburtina, arrivando a Via caduti per servizio, e Via Rigopiano nonché Via Passo della Portella …
… insomma, una mappa dettagliata, dove usura, prostituzione, violenza su minori, sopraffazione e anarchia, sono di casa …
… sporcizia ovunque, portoni divelti, citofoni distrutti, immondizia sui pianerottoli, cantine e soffitti adibiti a stanze del buco o della sniffata …
… oggi si è aggiunta la presenza pesante e ossessiva degli spacciatori e delle vedette, che controllavano e controllano il territorio …
… probabilmente non credevano che saremmo saliti su per la tromba delle scale, che saremmo arrivati fin su in cima all’edificio per vedere “l’anticamera della morte”…
… alla fine della conferenza stampa, ad avvicinarsi a Domenico in sequenza sono stati i due ras locali, chiedendo il ripristino del parchetto in ristrutturazione sotto casa, e chiedendo espressamente in puro stile mafioso, di evitare questa attenzione ossessiva verso lo spaccio e gli spacciatori …
… nonostante il terrore aleggiasse nell’aria, nonostante la paura fosse davvero tanta, siamo riusciti a mettere in luce una situazione difficilissima, e a porre l’attenzione dei media sul civico 15 della famigerata Via Lago di Capestrano …»
(Massimiliano Di Pillo, 29 ottobre)





