Continua in maniera incessante la penetrazione nei frame profondi della popolazione della necessità della guerra. Siamo invasi continuamente da questo clima guerrafondaio, in tutti i livelli della comunicazione, perché bisogna creare la necessità di accettare il riarmo, al fine di foraggiare la lobby delle armi, sacrificando sanità, stato sociale, istruzione, ecc. La parte finale dello smantellamento progressivo dei beni comuni, che si erano sviluppati durante il keynesismo, si sta avverando sotto la spinta della necessità della guerra.
Ricordo a tutti che la guerra, fatta da individui che si ammazzano tra di loro senza neanche conoscersi per i vantaggi di pochi che si conoscono tra di loro e non si toccano, è sangue, morte, feriti e mutilati, polvere, miseria, fame, sete e tanta violenza di ogni genere.
Stanno creando questo clima di angoscia nella popolazione e vogliono far passare per ineluttabile la necessità del riarmo.
Ricordiamoci che ogni riarmo finisce in guerra e che attualmente una guerra mondiale porterà ad una guerra atomica con la fine della specie.
È necessario, invece, avviare la ripresa di un disarmo globale per meglio affrontare i problemi che ci assilleranno sempre di più, come il degrado ecologico e lo sviluppo demografico senza fine.
Il 5 DI APRILE CI SARÀ A ROMA UNA MANIFESTAZIONE PER LA PACE E CONTRO IL RIARMO.
È un occasione per dire basta a questo clima di guerra che vogliono imporci. Potremmo influenzare anche altre Nazioni e far sentire forte il desiderio di PACE e sconfessare tutti questi politici che stanno creando condizioni sempre più forti di conflittualità nel mondo. I problemi si possono affrontare anche in altri modi, cercando, con la difficile arte della diplomazia, soluzioni senza stragi.
Spero che tanti cittadini, insieme a sindacati, movimenti e partiti politici che chiaramente si esprimono contro il riarmo e per la pace, siano tutti in piazza a gridare ORA BASTA.
È importante esserci, indipendentemente da chi ha promosso questa manifestazione, perché è un occasione unica per cambiare il ciclo della storia recente.
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