Lo scorso 23 maggio sindacati, associazioni, realtà sociali e cittadinǝ hanno manifestato per le strade di Palermo scandendo il grido “Fuori la mafia dallo Stato”, dal Teatro Massimo fino all’Albero Falcone. Una giornata di memoria viva, collettiva, che non si è fermata alla sterile commemorazione, ma ha rilanciato con forza una richiesta chiara: verità e giustizia sulle complicità politico-istituzionali che hanno reso possibili le stragi del ’92 e del ’93 e che ancora oggi si cercano di coprire con silenzi, omissioni e nuovi depistaggi.
Oggi, per il 33° anniversario della strage di Via d’Amelio, questa richiesta continua ad essere più forte che mai: chiediamo che venga fatta luce su tutte le responsabilità, sulle zone grigie, senza reticenze e per questo motivo, sosteniamo convintamente il grido “Resistenza” di Salvatore Borsellino.
Noi come giovani non abbiamo vissuto gli anni delle stragi, ma dopo 33 anni, avendo letto sentenze e assistito a processi giudiziari, non possiamo accettare il processo di revisionismo storico in atto nel nostro Pese, ispirato prima di tutto dall’attuale Governo, che allontana la ricerca della verità dalle responsabilità dei servizi segreti, dell’eversione nera e da quei mandanti esterni che sono stati i veri fruitori politici delle stragi del 1992 e del 1993.
Non accettiamo il tentativo di riscrivere la storia portato avanti dalla Commissione parlamentare antimafia, presieduta da Chiara Colosimo, fotografata anni fa insieme ad uno stragista, che concentrandosi solo sulla pista mafia-appalti parcellizza i fatti, alienando la strage di via d’Amelio dal contesto storico-politico della stagione stragista ed ignorando i fatti emersi in decine di altri processi. I lavori della Commissione, oltretutto, cos’ come emerso da una recente inchiesta di Report, sarebbero stati eterodiretti dall’ex generale Mario ori, già imputato nel processo Trattativa Stato-Mafia e attualmente indagato per strage dalla Procura di Firenze. Un fatto inquietante, che impone l’immediata ricostruzione della Commissione.
Non accettiamo la macabra spettacolarizzazione della valigetta di Paolo Borsellino a Montecitorio, dove emerge violentemente e plasticamente l’intenzione di ignorare la sparizione dell’Agenda Rossa che era contenuta all’interno. Un gesto ipocritamente contraddittorio da parte di un Governo che oggi depista le indagini, mortifica l’indipendenza della magistratura e scardina i pilastri della legislazione antimafia fortemente ispirata e voluta da Falcone e Borsellino.
Come giovani vogliamo portare avanti un’antimafia coerente, scomoda, coraggiosa, in grado di riconoscere “il puzzo del compromesso morale” e di contrastare la crescente normalizzazione delle collusioni politiche-mafiose, le dinamiche clientelari, gli abusi di potere, le connivenze che sistematicamente coinvolgono le nostre istituzioni. Le indagini in corso che hanno sconvolto l’ARS sono esempi preoccupanti della permeabilità del tessuto legale alla corruzione e al degrado morale.
Antimafia significa anche riconoscere la forte interconnessione che lega la lotta alla mafia alla lotta per i diritti sociali, per i diritti studenteschi, per la sicurezza e la dignità sul lavoro, contro il precariato e la ricattabilità sociale, contro i progetti di folle riarmo, il finanziamento delle guerre e dei genocidi in corso. Ci servono politiche solide di Welfare, infrastrutture utili, spazi aggregativi in grado di creare alternative alla criminalità di sussistenza, alla dispersione scolastica, alla violenza.
Un’antimafia popolare ed intersezionale, che non si esaurisca ai soli momenti celebrativi, ma che sia in grado di incarnare quella “rivoluzione culturale” di cui parlava Paolo Borsellino. Per questo motivo invitiamo ad aderire tutte le associazioni, collettivi, sindacati e realtà sociali, per continuare in maniera unita il percorso iniziato insieme lo scorso 23 maggio. Inoltre, invitiamo tuttǝ ad essere presenti in Via d’Amelio il 19 luglio pomeriggio: una giornata in cui verrà data voce sul palco ai tanti familiari delle vittime di mafia, oltre che alle istanze sociali e giovanili di questo coordinamento!
Firmatari:
- Collettivo Rutelli
- Sindacato Regina Margherita
- Attivamente
- Our Voice
- UDU Palermo
- Giovani CGIL Palermo





