• Blogs
  • Chi siamo
  • Contatti
  • DIOGHENES APS
giovedì, Ottobre 2, 2025
Retail
Advertisement
No Result
View All Result
  • DIOGHENES APS
    • Chi siamo
    • Il Direttore Paolo De Chiara
    • Gli Autori
    • Redazione
    • Contatti
    • TESSERAMENTO SOCI
    • 5Xmille
    • Sostieni la STAMPA LIBERA
  • Le inchieste di WordNews
    • Legalità
    • Stragi di Ieri e di Oggi
    • Speciale Trattative
    • Il “santo Laico”
  • Approfondimenti
    • Interviste
    • Ambiente
    • Animali
    • Brevi
    • Diritto di replica
    • Il racconto a puntate
    • L’Opinione
    • La Parola ai lettori
    • Lettere dall’Italia e dal mondo
    • Pillole
    • Punti di vista
    • Satira
    • Scopri il Molise
    • Wn KIDS
  • Attualità
    • BelPaese
    • Cronaca
    • Economia&finanza
    • Eventi
    • FotoNotizia
    • Il Guastafeste
    • La voce dell’esperto
    • La voce di “Pasquino”
    • Lavoro
    • Wn TV
    • WordNews Consiglia
    • Petizioni
  • Il “Moscone”
    • Carta canta
  • Cultura
    • Libri&Dintorni
    • Arte
    • L’angolo della Poesia
    • Musica
    • Teatro, Cinema & Tv
  • Sport
    • Alimentazione & Fitness
  • WN – MediaCenter
  • Login
  • Register
  • DIOGHENES APS
    • Chi siamo
    • Il Direttore Paolo De Chiara
    • Gli Autori
    • Redazione
    • Contatti
    • TESSERAMENTO SOCI
    • 5Xmille
    • Sostieni la STAMPA LIBERA
  • Le inchieste di WordNews
    • Legalità
    • Stragi di Ieri e di Oggi
    • Speciale Trattative
    • Il “santo Laico”
  • Approfondimenti
    • Interviste
    • Ambiente
    • Animali
    • Brevi
    • Diritto di replica
    • Il racconto a puntate
    • L’Opinione
    • La Parola ai lettori
    • Lettere dall’Italia e dal mondo
    • Pillole
    • Punti di vista
    • Satira
    • Scopri il Molise
    • Wn KIDS
  • Attualità
    • BelPaese
    • Cronaca
    • Economia&finanza
    • Eventi
    • FotoNotizia
    • Il Guastafeste
    • La voce dell’esperto
    • La voce di “Pasquino”
    • Lavoro
    • Wn TV
    • WordNews Consiglia
    • Petizioni
  • Il “Moscone”
    • Carta canta
  • Cultura
    • Libri&Dintorni
    • Arte
    • L’angolo della Poesia
    • Musica
    • Teatro, Cinema & Tv
  • Sport
    • Alimentazione & Fitness
  • WN – MediaCenter
No Result
View All Result
WordNews
No Result
View All Result

Il fascismo non ha fatto “cose buone”: smontiamo le bufale di Vannacci e dei nostalgici di regime

Dalle pensioni alle bonifiche, dai treni in orario all’INPS: ecco le vere origini delle “grandi opere” attribuite al Duce

by Paolo De Chiara
24 Luglio 2025
in Il "Moscone", la rubrica del Direttore
Reading Time: 7 mins read
A A
Share on FacebookShare on TwitterLinKedinWhatsappTelegramEmail

 

Altri articoli in questa categoria

Molise, cittadini complici: vent’anni di voti sbagliati hanno distrutto sanità, trasporti, ambiente e futuro

Molise, cittadini complici: vent’anni di voti sbagliati hanno distrutto sanità, trasporti, ambiente e futuro

30 Settembre 2025
Pino Piromalli, detto “Facciazza” (faccia di c….): è tornato in carcere il “padrone” di Gioia Tauro. Ma il problema vero è chi lo ha lasciato fare

Pino Piromalli, detto “Facciazza” (faccia di c….): è tornato in carcere il “padrone” di Gioia Tauro. Ma il problema vero è chi lo ha lasciato fare

29 Settembre 2025
Non esiste monopolio sulla legalità: accuse, silenzi e pretese

Non esiste monopolio sulla legalità: accuse, silenzi e pretese

24 Settembre 2025

“Il Duce? Ha fatto anche cose buone”. La solita litania rispolverata da un palco. A pronunciarla, stavolta, è il vicesegretario della Lega, Roberto Vannacci. Ma è solo l’ennesima bufala impacchettata per il popolo disinformato.

Il fascismo non ha fatto cose buone. Non ha fatto nulla che non fosse già stato avviato prima, che non si sarebbe potuto fare meglio dopo, e che – in molti casi – non sia stato usato come propaganda, mentre il Paese veniva spinto in una guerra disastrosa, privata della libertà e infestata dalle leggi razziali.

Chi afferma il contrario, che sia un ex generale come Vannacci o un parlamentare in vena di folklore autoritario, sta tradendo la verità storica. 

C’è un limite alla mistificazione. Un punto oltre il quale la storia si trasforma in insulto alla memoria, in farsa velenosa. Quando il vicesegretario della Lega e generale in congedo Roberto Vannacci sale su un palco per dire che “Mussolini ha fatto anche cose buone”, non sta solo sbagliando. Sta riscrivendo la storia. Sta offrendo un assist colossale al revisionismo più tossico, quello che traveste la dittatura da governo efficiente, la repressione da ordine, il razzismo da disciplina.

E allora è necessario rispondere, punto per punto. Per dovere di verità. Per rispetto di chi è morto sotto quel regime. Per chi ha perso la libertà, la dignità, la casa, il futuro. Per chi è stato torturato, fucilato, bruciato nei lager con la complicità italiana.

Questo pezzo è un atto di resistenza. Contro la stupidità, contro l’indifferenza, contro il letargo storico. E soprattutto contro l’ignoranza pericolosa, brutale e colpevole di chi oggi siede nei palazzi del potere o li frequenta in attesa di un incarico. Un’ignoranza che non è semplice disinformazione ma una scelta consapevole di mistificare la storia per tornaconto elettorale, per accontentare nostalgici del manganello e del saluto romano. È una vergogna nazionale che individui con incarichi istituzionali continuino a sputare sul sacrificio degli antifascisti, a denigrare la Resistenza, a negare i crimini del fascismo. Ogni dichiarazione nostalgica, ogni ammiccamento al Duce, ogni battuta revisionista non è solo un insulto alla memoria: è un attacco alla Costituzione. È tempo di chiamare le cose con il loro nome: questa è propaganda neofascista, che va contrastata con la forza dei fatti, della cultura, della verità storica. E con tutto il disprezzo che merita chi riscrive la storia con l’inchiostro della menzogna.

  1. Le pensioni: una conquista dei governi liberali, non del fascismo. Il primo sistema pensionistico in Italia è del 1895, con il governo Crispi. Nel 1919, il governo Orlando introduce l’obbligatorietà delle assicurazioni sociali per tutti i lavoratori italiani. Mussolini nel 1933 cambia solo il nome dell’ente: nasce l’INFPS, Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale. Non è una riforma, ma un atto di propaganda: si mette la “F” di fascista su un sistema già esistente. Nel frattempo, lo stesso regime sopprime i sindacati liberi e vieta lo sciopero, azzerando ogni conquista democratica dei lavoratori.
  2. Le bonifiche: un’opera incompleta e gonfiata ad arte. Le bonifiche dell’Agro Pontino vengono propagandate come una delle grandi vittorie del regime. Ma i numeri raccontano altro. Il regime promette 8 milioni di ettari bonificati. Ne bonifica circa 2 milioni, e di questi, 1,5 milioni erano già stati bonificati prima del 1922. Il 6% del totale promesso. I fondi scorrono verso l’Opera Nazionale Combattenti e agli amici del regime. Il grosso delle bonifiche reali verrà portato a termine dai governi repubblicani, grazie al Piano Marshall e alla Cassa del Mezzogiorno. Il fascismo usò la propaganda per intestarsi risultati non suoi.
  3. I treni in orario: la leggenda. Il mito dei treni in orario sotto il fascismo è uno dei più resistenti. Ma è falso. I treni continuavano ad accumulare ritardi. Solo che nessuno poteva scriverlo sui giornali o denunciarlo pubblicamente. La censura impediva ogni critica. La “precisione” dei trasporti era un’invenzione di regime, come il “miracolo” economico. Bastava non raccontare la verità. Il treno arrivava tardi, ma il giornale titolava “puntuale”.
  4. Onestà e disciplina? Il fascismo fu corruzione sistemica. Altro mito duro a morire: l’efficienza e l’onestà del regime. La realtà fu opposta. Le inchieste dopo il 1945 rivelarono un sistema diffuso di corruzione, favoritismi, appropriazione indebita. I gerarchi fascisti abusavano della loro posizione per arricchirsi. Non c’era trasparenza, non c’era controllo, non c’era opposizione. Il potere assoluto produceva abusi assoluti. L’amministrazione pubblica fu degradata a strumento di consenso.
  5. Politiche giovanili: indottrinamento e militarizzazione. I Balilla, i GUF, la GIL: nomi che evocano ordine, ma dietro i quali c’è un progetto autoritario. Le organizzazioni giovanili fasciste non educavano, ma formavano soldatini. I giovani venivano indottrinati al culto del Duce, addestrati militarmente, schedati. La partecipazione non era obbligatoria per legge, ma lo era nei fatti: l’emarginazione toccava a chi non partecipava. Non c’era libertà, ma un’unica via possibile: essere fascisti.
  6. Prestigio internazionale? Il fascismo trascinò l’Italia nell’abisso morale e geopolitico. Dopo l’invasione dell’Etiopia nel 1935, l’Italia fu colpita da sanzioni internazionali e isolata come nazione aggressora. Ma l’orrore va oltre le sanzioni: l’esercito fascista utilizzò gas tossici proibiti come iprite e fosgene su larga scala, bombardando villaggi e sterminando civili inermi. Fu un crimine deliberato, lucido, premeditato. Il massacro di Addis Abeba del febbraio 1937 è l’emblema del terrore fascista: dopo un attentato al viceré Graziani, la rappresaglia fu una carneficina. I fascisti trucidarono tra i 3.000 e i 30.000 civili: donne sventrate, anziani bruciati vivi, bambini finiti a colpi di baionetta. Le chiese copte furono date alle fiamme, i religiosi giustiziati. Una furia coloniale che grida vendetta ancora oggi. Ma non bastava. Nei Balcani, in Libia, in Somalia, l’Italia fascista si macchiò di altri crimini: deportazioni di massa, fucilazioni sommarie, campi di concentramento, torture sistematiche. Altro che civiltà, altro che prestigio: il fascismo fece dell’Italia una nazione canaglia, un Paese infangato e disprezzato. L’alleanza con Hitler completò l’opera: Mussolini firmò le leggi razziali, consegnò gli ebrei italiani ai nazisti, collaborò con la Shoah. La RSI, servile marionetta di Berlino, fu corresponsabile delle deportazioni, della caccia agli oppositori, della dissoluzione dell’Italia come Stato libero e sovrano. Altro che prestigio: il nome dell’Italia fu lordato per decenni, e ancora oggi fatica a scrollarsi di dosso quella vergogna storica. Chi oggi osa dire che “Mussolini ha fatto anche cose buone” o è ignorante, o è in malafede. In entrambi i casi, rappresenta un pericolo.
  7. La dittatura bonaria è un mito. Il fascismo fu violenza e repressione Non è vero che il fascismo fu una dittatura “morbida”. Le camicie nere massacrarono centinaia di oppositori negli anni ’20. Il Tribunale speciale condannò oltre 4.500 antifascisti, 42 furno messi a morte. Il confino, le carceri, la censura, la polizia politica, le torture: erano la regola. 

Alcuni esempi per essere ancora più chiari:

Delitto Matteotti: segretario del Partito Socialista Unitario, rapito e ucciso da un gruppo di fascisti nel 1924. 
Assassinio di don Minzoni: parroco di Argenta, ucciso nel 1923 da squadristi fascisti per la sua opposizione al regime. 
Antonio Gramsci: l”8 novembre del 1926, in barba all’immunità parlamentare, viene arrestato e rinchiuso nel carcere di Regina Coeli. Le accuse: di attività cospirativa, istigazione alla guerra civile, apologia di reato e incitamento all’odio di classe. Il pm fascista Isgrò concluse la sua requisitoria con queste parole: «Per vent’anni dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare»; il 4 giugno, venne condannato a venti anni, quattro mesi e cinque giorni di reclusione. Terminerà la sua vita rinchiuso. Muore la sera del 25 aprile 1937.
Strage della Benedicta: nel 1944, durante la Resistenza, un rastrellamento nazifascista nella zona della Benedicta causò di centinaia di morti, tra partigiani e civili. 
Eccidio delle Fosse Ardeatine: nel 1944, in rappresaglia per l’attentato a Roma in via Rasella, le truppe naziste, in collaborazione con i fascisti, fucilarono 335 prigionieri civili e militari. 

Non esistono “cose buone” del fascismo. Esistono conquiste democratiche di cui il fascismo si è appropriato, esistono opere incomplete spacciate per trionfi, esistono bugie ripetute fino a diventare slogan.

Vannacci e chi come lui rilancia questi miti è il megafono dell’ignoranza storica.

La verità va detta: il fascismo fu un disastro politico, economico, militare, morale e umano. E chi lo celebra è corresponsabile della sua riscrittura.


Roma, profanata la memoria di Giacomo Matteotti: ignoti distruggono la lapide con la storica frase contro il fascismo

Roma, profanata la memoria di Giacomo Matteotti: ignoti distruggono la lapide con la storica frase contro il fascismo

by Redazione Web
21 Luglio 2025

  Una mano vile, notturna e codarda ha colpito ancora. A Roma, sul Lungotevere Arnaldo da Brescia, è stata distrutta...

Adele Bei: la storia della partigiana che sfidò il fascismo e scrisse la Costituzione

Adele Bei: la storia della partigiana che sfidò il fascismo e scrisse la Costituzione

by Redazione Web
4 Maggio 2025

  Nata a Cantiano, in provincia di Pesaro, il 4 maggio 1904, Adele Bei è una figura centrale nella storia...

Stampa clandestina e Resistenza: come i giornali segreti hanno sfidato il fascismo

Stampa clandestina e Resistenza: come i giornali segreti hanno sfidato il fascismo

by Redazione Web
29 Aprile 2025

  La stampa clandestina nella Resistenza: voce libera contro il fascismo Nel buio degli anni del ventennio fascista e durante...

Il fascismo fu complice della ferocia nazista

Il fascismo fu complice della ferocia nazista

by Redazione Web
14 Settembre 2024

Rivolgo un saluto di grande cordialità a tutti i presenti, al Ministro, al Presidente della Regione, al Sindaco, al Presidente...

Correlati

Previous Post

Tuteliamo i giornalisti da vivi, non commemoriamoli solo da morti

Next Post

Anna Maria Atria: «Ringrazio l’Associazione e la vicepresidente Furnari per i dubbi sulla morte di mia sorella»

Paolo De Chiara

FONDATORE e DIRETTORE WordNews.it - direttore@wordnews.it Giornalista Professionista, iscritto all’OdG Molise. Scrittore e sceneggiatore italiano. È nato a Isernia, nel 1979. In Molise ha lavorato con gran parte degli organi di informazione (carta stampata e televisione), dirigendo riviste periodiche di informazione, cultura e politica. Si dedica con passione, a livello nazionale, alla diffusione della Cultura della Legalità all’interno delle scuole. LIBRI: - Nel 2012 ha pubblicato «Il Coraggio di dire No. Lea Garofalo, la donna che sfidò la ‘ndrangheta» (Falco Ed., Cosenza); - nel 2013 «Il Veleno del Molise. Trent’anni di omertà sui rifiuti tossici» (Falco Ed., Cosenza, vincitore del Premio Nazionale di Giornalismo ‘Ilaria Rambaldi’ 2014); - nel 2014 «Testimoni di Giustizia. Uomini e donne che hanno sfidato le mafie» (Perrone Ed., Roma); - nel 2018 «Il Coraggio di dire No. Lea Garofalo, la donna che sfidò la schifosa 'ndrangheta» (nuova versione aggiornata, Treditre Ed.); - nel 2019 «Io ho denunciato. La drammatica vicenda di un testimone di giustizia italiano» (Romanzi Italiani, finalista del Premio Internazionale “Michelangelo Buonarrori”, 2019). Dal romanzo «Io ho denunciato», nel settembre del 2019, è stato tratto un corto e un medio-metraggio (CinemaSet, vincitore Premio Legalità, Fiumicino 2019). È autore del soggetto e della sceneggiatura del corto e del medio-metraggio «Io ho denunciato. La drammatica vicenda di un testimone di giustizia italiano», 2019 (Premio Starlight international Cinema Award, 77^ Mostra del Cinema di Venezia, settembre 2020). - nel 2022 «UNA FIMMINA CALABRESE» (Bonfirraro Editore). - nel 2023 «UNA VITA CONTRO LA CAMORRA» (Bonfirraro Editore). - Ha collaborato con CANAL+ per la realizzazione del documentario Mafia: la trahison des femmes, Speciàl Investigation (MagnetoPresse). Il documentario è andato in onda in Francia nel gennaio del 2014. Premio "Giorgio Mazzanti", San Salvo, 31 luglio 2025. Premio giornalistico letterario "Piersanti Mattarella", Roma, 30 novembre 2024. Premio Adriatico, «Un mare che unisce», Giornalista molisano dell’anno, Guardiagrele (Chieti), dicembre 2019. Premio Valarioti-Impastato, Rosarno (RC), maggio 2022. Premio Carlo Alberto Dalla Chiesa, San Pietro Apostolo (Catanzaro), agosto 2022. FONDATORE e PRESIDENTE di Dioghenes APS - Associazione Antimafie e Antiusura (dioghenesaps.it) - Ideatore, nel 2022, del Premio nazionale Lea Garofalo (giunto alla IV edizione). - Ideatore, nel 2025, del Premio nazionale Letterario e Giornalistico Pier Paolo Pasolini - www.dioghenesaps.com -- paolodechiara.blog

Traduci

I piu letti di oggi

  • Isernia, presidio in piazza stazione a sostegno della Global Sumud Flotilla
    Isernia, presidio in piazza stazione a sostegno della Global Sumud Flotilla
  • Giletti contro Scarpinato, scontro acceso a “Lo Stato delle cose”: “Commissione Antimafia bloccata dal Governo”
    Giletti contro Scarpinato, scontro acceso a “Lo Stato delle cose”: “Commissione Antimafia bloccata dal Governo”
  • Pino Piromalli, detto “Facciazza” (faccia di c....): è tornato in carcere il “padrone” di Gioia Tauro. Ma il problema vero è chi lo ha lasciato fare
    Pino Piromalli, detto “Facciazza” (faccia di c....): è tornato in carcere il “padrone” di Gioia Tauro. Ma il problema vero è chi lo ha lasciato fare
  • “Pasolini ci ha messo in guardia verso gli eccessi del brutalismo modernista, una macchina schiacciasassi che ci ha spinto verso la catastrofe”
    “Pasolini ci ha messo in guardia verso gli eccessi del brutalismo modernista, una macchina schiacciasassi che ci ha spinto verso la catastrofe”
  • Scarpinato, intercettazioni e polemiche: il caso che scuote la Commissione Antimafia
    Scarpinato, intercettazioni e polemiche: il caso che scuote la Commissione Antimafia

Recent News

“Pasolini è ancora oggi il nostro intellettuale più scomodo e pericoloso non perché avesse previsto il futuro, ma perché aveva la lucidità di leggere il presente con occhi liberi, fuori dagli schemi, capace di denunciare le contraddizioni della società”

“Pasolini è ancora oggi il nostro intellettuale più scomodo e pericoloso non perché avesse previsto il futuro, ma perché aveva la lucidità di leggere il presente con occhi liberi, fuori dagli schemi, capace di denunciare le contraddizioni della società”

2 Ottobre 2025
Ogni traccia di Philippe Pomone si è persa oltre un anno fa

Ogni traccia di Philippe Pomone si è persa oltre un anno fa

2 Ottobre 2025
I giovani e i pericoli della rete: una legge chiamata Carolina a San Fermo della Battaglia

I giovani e i pericoli della rete: una legge chiamata Carolina a San Fermo della Battaglia

2 Ottobre 2025

Iscriviti al blog tramite email

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.

ADVERTISEMENT
WordNews

Testata giornalistica indipendente e irriverente di informazione ed inchieste. Tribunale di Roma (Aut. n. 11/2023 del 19/01/23) - ROC: 39938 - Organo Antifascista, Antirazzista e Laico (Tutti i diritti sono Riservati) - EDITORE: Dioghenes APS® - Ass. Antimafie e Antiusura - Cod. Fisc./P. Iva: 16847951007 - dioghenesaps@gmail.com - dioghenesaps@pec.it - ​​DIRETTORE: Paolo De Chiara (giornalista professionista, OdG Molise - direttore@wordnews.it - ​​375.6684391). AVVERTENZA: Le collaborazioni esterne si intendono esclusivamente a titolo Volontario e Gratuito. © Copyleft, Se copiato, citare la fonte "WordNews.it"

Navigate Site

  • Alimentazione & Fitness
  • Ambiente
  • Animali
  • Approfondimenti
  • Arte
  • Attualità
  • BelPaese
  • Brevi
  • Carta canta
  • Cronaca
  • Cucina
  • Cultura
  • Dioghenes APS
  • Diritto di replica
  • Economia&finanza
  • Eventi
  • FotoNotizia
  • Il “Moscone”, la rubrica del Direttore
  • Il “santo Laico”
  • Il Guastafeste
  • Il racconto a puntate
  • Interviste
  • L’angolo della Poesia
  • L’Opinione
  • La Parola ai lettori
  • La voce dell’esperto
  • La voce di “Pasquino”
  • Lavoro
  • Legalità
  • Lettere dall’Italia e dal mondo
  • Libri&Dintorni
  • Mafie
  • Musica
  • Petizioni
  • Pillole
  • Punti di vista
  • Satira
  • Scopri il Molise
  • Speciale 25 Aprile
  • Speciale Trattative
  • Sport
  • Stragi di Ieri e di Oggi
  • Teatro, Cinema & Tv
  • Wn KIDS
  • Wn TV
  • WordNews Consiglia
  • Blogs
  • Agenti pubblicitari
  • BANNER Elezioni
  • Contatti
  • DIOGHENES APS – Ass. Antimafie e Antiusura
  • PREMIO NAZIONALE LEA GAROFALO 2024
  • Redazione
  • Sostieni la STAMPA LIBERA

Follow Us

Welcome Back!

Sign In with Google
OR

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Sign Up with Google
OR

Fill the forms below to register

*By registering into our website, you agree to the Terms & Conditions and Privacy Policy.
All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • DIOGHENES APS
    • Chi siamo
    • Il Direttore Paolo De Chiara
    • Gli Autori
    • Redazione
    • Contatti
    • TESSERAMENTO SOCI
    • 5Xmille
    • Sostieni la STAMPA LIBERA
  • Le inchieste di WordNews
    • Legalità
    • Stragi di Ieri e di Oggi
    • Speciale Trattative
    • Il “santo Laico”
  • Approfondimenti
    • Interviste
    • Ambiente
    • Animali
    • Brevi
    • Diritto di replica
    • Il racconto a puntate
    • L’Opinione
    • La Parola ai lettori
    • Lettere dall’Italia e dal mondo
    • Pillole
    • Punti di vista
    • Satira
    • Scopri il Molise
    • Wn KIDS
  • Attualità
    • BelPaese
    • Cronaca
    • Economia&finanza
    • Eventi
    • FotoNotizia
    • Il Guastafeste
    • La voce dell’esperto
    • La voce di “Pasquino”
    • Lavoro
    • Wn TV
    • WordNews Consiglia
    • Petizioni
  • Il “Moscone”
    • Carta canta
  • Cultura
    • Libri&Dintorni
    • Arte
    • L’angolo della Poesia
    • Musica
    • Teatro, Cinema & Tv
  • Sport
    • Alimentazione & Fitness
  • WN – MediaCenter

Testata giornalistica indipendente e irriverente di informazione ed inchieste. Tribunale di Roma (Aut. n. 11/2023 del 19/01/23) - ROC: 39938 - Organo Antifascista, Antirazzista e Laico (Tutti i diritti sono Riservati) - EDITORE: Dioghenes APS® - Ass. Antimafie e Antiusura - Cod. Fisc./P. Iva: 16847951007 - dioghenesaps@gmail.com - dioghenesaps@pec.it - ​​DIRETTORE: Paolo De Chiara (giornalista professionista, OdG Molise - direttore@wordnews.it - ​​375.6684391). AVVERTENZA: Le collaborazioni esterne si intendono esclusivamente a titolo Volontario e Gratuito. © Copyleft, Se copiato, citare la fonte "WordNews.it"

This website uses cookies. By continuing to use this website you are giving consent to cookies being used. Visit our Privacy and Cookie Policy.